Colf e badanti straniere, quanto conviene allo Stato?
Un'interessante ricerca dimostra l'ìnsostituibile lavoro prestato all'assistenza familiare da parte di cittadini stranieri - I collaboratori familiari sono la categoria più numerosa tra i lavoratori immigrati in Italia. Si parla di cifre davvero considerevoli ma soprattutto attendibili perchè questi sono dati ufficiali rilasciati dall'Inps: colf e badanti sono infatti l'85% dei quasi 900mila lavoratori stranieri dichiarati alla data del 31 dicembre 2011. Non male visto anche che il settore dell'assistenza familiare ha ottenuto un bel balzo in avanti per quanto riguarda le assunzioni.
Di fondamentale importanza è stato il provvedimento di emersione (meglio conosciuta come "sanatoria") che tra settembre ed ottobre del 2012, ha riguardato quasi 100mila domande che messe insieme alla regolarizzazione del 2009 (300mila) fanno oltre 400mila domande: per ovvie ragioni non tutte sono state accettate, ma comunque le posizioni sia del datore di lavoro che dello stesso lavoratore sono state registrate.
I dati di questa ricerca sono stati presentati dalla Fondazione UniCredit con il coordinamento del Centro Studi e Ricerche IDOS. L'obiettivo era quello di capire se l'apporto di lavoratori stranieri in un settore come quello dell'assistenza alla persona, può giovare al "sistema Italia". La risposta è "si", perchè altrimenti lo Stato dovrebbe sborsare fino a 45 miliardi di euro per garantire alle famiglie un servizio analogo.
Sabato, 4 Maggio 2013 - a.p.