I delegati riuniti a Baden approvano anche la revisione della legge sull’asilo - Il Partito Radicale Liberale svizzero vuole regole più severe per quanto riguarda la politica migratoria. I delegati del partito in questi ultimi giorni hanno approvato all’unanimità un piano d’azione per controllare il fenomeno dell’immigrazione, che non deve minacciare in alcun modo la libera circolazione delle persone.

Gli svizzeri sono molto preoccupati per questo fenomeno, perché porta anche un notevole incremento della popolazione in generale. Il PLR ha quindi elaborato un documento con 12 misure e 3 obiettivi che sono: incoraggiare e sviluppare l’integrazione; impedire gli abusi e ridurre gli effetti negativi del raggruppamento familiare per gli Stati non UE, cercando di limitarlo; così come ha affermato la consigliera agli Stati san gallese Karin-Keller-Sutter.

La prima delle 12 richieste del partito è che la direttiva europea sul diritto dei cittadini e le sentenze della Corte Europea siano da respingere e da non essere rispettate dai tribunali svizzeri .Inoltre per loro i nuovi arrivati non dovrebbero beneficiare degli aiuti sociali, e il primo permesso di soggiorno dovrebbe essere rilasciato poiché legato a un lavoro che duri da diversi anni, che non deve essere convertito automaticamente in autorizzazione di fissa dimora.

Il PLR ha poi affermato di accettare la revisione della legge federale sull’asilo, messa in votazione popolare il prossimo 9 giugno. In tal senso i delegati si sono dichiarati favorevoli con 207 voti contro 1 e un’astensione. La revisione della legge potrà finalmente porre fine, sempre secondo il loro parere, al caos che adesso esiste nel settore dell’asilo. La revisione in questione prevede un’applicazione conseguente delle regole stabilite e consentirà di limitare le procedure burocratiche per le richieste di asilo, nonché si propone di creare degli apposti centri per accogliere i rifugiati.

Martedì, 7 Maggio 2013 - Alessia Rigoli