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Lombardia e Veneto, i diritti degli immigrati in fabbrica

Accordi aziendali previsti nelle regioni di riferimento per menù etnico e pausa preghiera - Nella contrattazione aziendale italiana, iniziano a trovare una giusta collazione anche i diritti degli stranieri. Solo in Lombardia la Cisl ha siglato 19 accordi che riguardano permessi lunghi, corsi di lingue, culto e alimentazione, per permettere agli immigrati di sentirsi sempre di più parte della comunità. Anche in Veneto ci sono stati accordi di questo tipo anche se ancora non catalogati. Con l’ultimo contratto nazionale dei metalmeccanici alcune norme sono state regolate a livello centrale come ad esempio il diritto al lutto. Il contratto, infatti, prevede per i cittadini stranieri la possibilità di rientrare nel loro paese d’origine per un periodo cumulabile di 30 giorni compensandoli con recuperi flessibili, viste le distanze da coprire.

La seconda novità riguarda la possibilità di chiedere un giorno di permesso retribuito per le festività inerenti la propria religione di appartenenza. Attualmente le aziende interessate da questo cambiamento sono: Alstom, Lindt, Trafilerie Mazzoleni, Aima, Marcegaglia, Italfaro, Rholo. Gli accordi in questione, prevedono l’istituzione di corsi d’italiano, 13 disciplinano l’accorpamento delle ferie per agevolare il rientro a casa, un accordo riguarda la possibilità di chiedere in mensa un menù alternativo e un altro l’apertura di uno sportello sul territorio per fornire informazioni utili agli immigrati e altri due regolano la possibilità di pregare anche in azienda.

I sindacalisti hanno affermato che da parte degli operai italiani c’è stata freddezza nei confronti delle rivendicazioni di stampo etnico, senza però che queste fomentassero episodi d’intolleranza o razzismo. Sostenere soprattutto le diverse esigenze alimentari dei musulmani non è stato facile, così come affermare il diritto di culto, ma in questo caso si è stabilita la possibilità di assentarsi per recarsi in moschea e recuperare le ore in seguito anche nel corso della stessa giornata. L’obiettivo di tutti adesso, dovrebbe essere quello di ridurre la distanza anche al di fuori delle mura delle fabbriche.



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Mercoledì, 22 Maggio 2013 - Alessia Rigoli


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