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Svezia, scontri e dibattiti sul tema dell’immigrazione

Scontri nei quartieri periferici di Stoccolma. Si discute intanto sui temi inerenti l’immigrazione e le politiche d’integrazione - Da domenica 19 maggio 2013, in alcuni quartieri della periferia di Stoccolma, si sono verificati scontri tra la polizia locale e gruppi di giovani. La rivolta è partita dai quartieri più poveri della città, e quelli con più alta densità di popolazione straniera che non vive in condizioni particolarmente soddisfacenti. In questi ultimi giorni sono state bruciate diverse auto, e un incendio ha anche colpito una stazione di polizia. Il gruppo che si sta macchiando di questi episodi è molto variegato, ci sono ragazzini piccoli, ma anche trentenni, che hanno lanciato sassi e pietre contro gli agenti. La situazione però fortunatamente sta tornando lentamente alla normalità, specialmente dopo gli ultimi arresti.

Le violenze sono scaturite dopo l’uccisione di un uomo di 69 anni armato con un coltello, che ha fatto scattare la rivolta contro i metodi troppo violenti della polizia utilizzati per sedare episodi di questo tipo. Il gruppo in questo modo ha cercato di difendere le minoranze che abitano in questi quartieri e che si sentono segregati e marginalizzati. La Svezia è considerata da sempre un paese molto tranquillo, ma gli scontri di questi giorni, hanno portato alla luce ancora problematiche inerenti il problema dell’immigrazione e dell’integrazione. Gli immigrati arrivano principalmente da Turchia, Libano, Somalia, ma negli ultimi anni anche da Iraq, Afghanistan e Siria; nel 2012 in Svezia, sono state accettate 44mila richieste d’asilo politico.

Nonostante questo però le condizioni di vita degli immigrati sono molto difficili e probabilmente sono sintomo di politiche che in questo paese devono cambiare. La Svezia rimane ancora però uno dei pochi paesi, dove esiste una sorta di parità di trattamento tra cittadini e immigrati, ma sono presenti ancora differenze legate alla disparità di reddito, che probabilmente hanno causato la rabbia degli immigrati in questi ultimi giorni.



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Martedì, 28 Maggio 2013 - Alessia Rigoli


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