Sicilia e Tunisia: accordo per migrazione e sviluppo
La Sicilia e la Tunisia hanno firmato nei giorni scorsi un accordo importante, per favorire lo sviluppo del modello della cooperazione sociale in Tunisia - Il 21 maggio 2013 a Palermo è stato firmato un accordo molto importante che prevede una collaborazione attenta e attiva tra Sicilia e Tunisia, affinché siano promossi progetti d’inserimento socio economico; attività culturali; formazione; ricerca; convegni ed eventi nelle due nazioni. All’incontro erano presenti oltre agli enti direttamente interessati, anche il Presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta, il console tunisino a Palermo e il Segretario di Stato per l’immigrazione presso il Ministero dell’Affari Sociali tunisino.
Il Presidente della Fondazione Xenagos, fautore di quest’ accordo, ha anche dichiarato la volontà di far partire delle start up aziendali in Tunisia, in modo da incrementare anche l’occupazione. E’ importante fare una proposta di questo tipo perché è alla base dell’avviamento di un processo d’integrazione sociale e di collaborazione attiva che si deve instaurare tra i paesi. Lo scopo è di cercare di creare le condizioni perché dei cittadini tunisini possano entrare a far parte di queste società italiane, arricchendole con le loro competenze e conoscenze. Allo stesso tempo devono essere favoriti, e si spera avvenga in questo modo, i progetti di rimpatrio e reinserimento nel paese d’origine, soprattutto per quegli stranieri che desiderano ritornare a casa loro e condurre una vita dignitosa.
La Fondazione Xenagos nasce per promuovere progetti a favore dell’integrazione culturale e sociale delle persone migranti e ha un valido alleato nell’Ufficio dei tunisini all’estero, che ha l’obiettivo di promuovere programmi di assistenza in favore dei tunisini che vivono all’estero e delle loro famiglie ovunque si trovino. Si occupano di tutti quei problemi che riguardano l’amministrazione, l’informazione e anche l’organizzazione di manifestazioni, ove sia necessario. L’accordo ha quindi rappresentato l’inizio di un nuovo modo di collaborare, si spera proficuo, e che ruoti attorno a tre cardini che sono: assistenza, inserimento e sviluppo.
Sabato, 1 Giugno 2013 - Alessia Rigoli