Assegno sociale senza residenza, bocciata la legge del Trentino
La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del possesso della residenza in regione da almeno cinque anni - Lo abbiamo detto spesso, il Welfare Italiano in questo momento di crisi fatica veramente a erogare dei servizi che in quanto tali, facciano in modo tale di venire incontro sia a cittadini italiani che extracomunitari. Il problema della gestione di un budget in quanto tale è quello che oggi le amministrazioni pubbliche si trovano ad affrontate, i continui tagli a livello di trasferimenti che dallo Stato transitavano agli altri enti ha reso la situazione difficile.
In un panorama del genere diventa anche più complessa una gestione che debba in ogni caso tenere conto di una erogazione dei servizi che di fatto accolga le richieste di tutti, possibile in tal senso introdurre un criterio distintivo? Una questione delicata che va affrontata in maniera prudente tenendo sempre conto del fatto che l'introduzione di un qualsiasi distinzione tra cittadini italiani e immigrati, rischia di innescare problemi di altro genere. Per quanto sia previsto che si possano introdurre dei criteri che facciano in modo tale di ottimizzare le risorse disponibili con la fruibilità di un servizio, tale norme ovviamente devono tenere conto della Costituzione Italiana.
Il rischio è quello effettivamente di creare una sorta di linea di demarcazione tra cittadini italiani e cittadini immigrati, purtroppo la coperta è corta e non sempre la gestione è quella ottimale, pesa su tutto un budget veramente limitato. Questo può causare una situazione paradossale nella quale da una parte una Regione decide in base una legge emanata un distinguo per l'accesso a determinati servizi e dall'altra la Corte costituzionale consideri illegittima questa norma.
Insomma per quanto si cerchi di risolvere un problema che magari di fondo è legato al budget a disposizione, non sempre la soluzione adottata rispetta in pieno i principi in base ai quali la Costituzione italiana è stata scritta. La Legge Regionale n. 8 del 2011 emanata dal Trentino Alto Adige, sono state ritenute incostituzionali, se da una parte è giusto introdurre un criterio distintivo per ragioni di budget, dall'altra è anche vero che questo criterio non deve essere incostituzionale.
Il problema era l'erogazione dell'assegno familiare, il criterio distintivo era per i cittadini italiani la sola semplice residenza nella Regione per i cittadini extracomunitari la residenza da almeno 5 anni.
Vedi la sentenza n. 133 del 7 giugno 2013 della Corte Costituzionale
Giovedì, 13 Giugno 2013 - Alessandro Baldini