Un provvedimento dovrebbe rendere il tutto più facile - In questa estate che comincia a far sentire i suoi effetti c'è una cosa della quale dobbiamo parlare e riflettere in maniera seria, il diritto che un immigrato onesto ha di potersi dire a tutti gli effetti cittadino italiano. Senza entrare in strumentalizzazioni politiche o discorsi polemici dobbiamo per prima cosa riflettere facendo un passo indietro, ricordiamo la storia di tanti immigrati italiani che in tempi passati sono andati in altri paesi.

La vita per loro non era facile, stranieri in terre sconosciute, non conoscevano certamente la lingua o le tradizioni, un impatto difficile e a volte traumatico che ci ha spesso portato a dire quanti sacrifici hanno fatto. Emigravano in cerca di un futuro migliore, da un paese che non sembrava più in grado di offrire a questi un futuro certo, attirati dal miraggio del sogno americano che magari per molti è diventata una realtà.

La loro vita non è stata certamente facile e la terra che li ha accolti molte volte non ha certo usato il guanto di velluto, determinati però a costruire un futuro migliore si sono rimboccati le maniche e hanno lavorato per il loro sogno. Molti di questi sono riusciti poi nel corso del tempo a realizzare il loro sogno, diventando cittadini rispettati e stimati, i loro figli quando sono nati sono diventati a tutti gli effetti americani, cittadini del paese nel quale sono nati.
Una storia che ricorda a tutti quello che oggi sta accadendo a molti immigrati che vengono in Italia bene intenzionati, semplicemente vogliono lavorare e costruire un futuro migliore per i loro figli. Negare a una persona il diritto di cittadinanza solo per questioni di tipo ideologico o di matrice politica non è giusto o corretto, la questione cittadinanza italiana è una tematica molto aperta in Italia.

La riforma che ci si appresta a varare va nella direzione di un giusto riconoscimento, i figli degli immigrati nati in Italia anche se i propri genitori non dovessero aver predisposto azioni per fargli ottenere la cittadinanza, potranno averla più facilmente tramite anche certificati scolastici o certificati medici.

Sabato, 15 Giugno 2013 - Alessandro Baldini