Cittadinanza, si torna a parlare di "ius soli" per le nuove generazioni
La paura di alcune forze politiche è quella legata al fatto di perdere il consenso popolare - Sono giorni che si parla dello ius soli e di come applicarlo, molte forze politiche se non quasi tutti sono consapevoli del fatto che attualmente la normativa è eccessivamente rigida, per questa motivazione bisogna apportare dei cambiamenti. Come farli e in che modo farli recepire dal paese come positivi e giusti è la vera sfida, il banco di prova della politica si basa proprio sul fatto di non cadere preda di ideologi politiche o prese di posizione. Una parte politica non deve rispecchiare solo l'elettorato che rappresenta, in una presa di posizione ci deve essere uno sguardo lungimirante a quei cambiamenti che per loro natura sono necessari. La paura di alcune forze politiche è quella legata al fatto di perdere il consenso popolare, la base degli elettori che ha dato fiducia a un determinato movimento è molto importante per andare avanti.
Dall'altra parte per allargare il consenso alla propria base e non solo, per forza di cose occorre avere una visione maggiormente elastica delle problematiche, facendo in modo tale che queste siano sviscerate fino in fondo. Lo ius soli è una questione e una tematica aperta, da più parti si sono sprecate dichiarazioni politiche di possibili revisioni alla legge, il problema vero è come mettere mano all'attuale norma cercando di non scontentare nessuno.
Il problema italiano è proprio questo, di fronte a decisioni magari impopolari e non sempre apprezzate c'è la paura di perdere consensi ed elettorato, si finisce da questo punto di vista per prendere decisioni che vanno incontro a tutti senza accontentare nessuno. Lo ius soli secondo Zaia, governatore del Veneto parla di una riforma nella quale i bambini figli degli immigrati non abbiano problemi ad avere il riconoscimento della cittadinanza italiana, questo però con la specifica di sapere la lingua italiana, la storia italiana e la cultura.
Un abbozzo di possibile riforma concepito su basi differenti, italiani si ma conoscendone la storia.
Giovedì, 20 Giugno 2013 - Alessandro Baldini