Pronto il finanziamento per favorire l'integrazione - Riflettiamo ora nel dettaglio alla parola integrazione, spesso usata dalla politica in alcuni frangenti anche in maniera infelice, prevede di attivare dei percorsi tali che tengano conto di queste nuove realtà. Il fine ultimo è sempre quello, per una persona che arriva e cerca di vivere secondo le regole del paese nel quale arriva, bisogna attivare dei percorsi tali che consentano di vivere in maniera meno traumatica possibile l'evento. Per fare questo occorre per forza costruire delle iniziative che consentano di fare in modo tale che l'immigrato capisca e percepisca una reale volontà di integrazione nei suoi riguardi, fatta non solo con parole ma con fatti concreti. Per fare ovviamente questo occorre che gli enti preposti stanzino dei fondi adeguati che in quanti tali, garantiscano iniziative concrete che vadano effettivamente nella direzione voluta, se non ci sono fondi non è possibile fare nulla.

Le regioni italiane interessate al fenomeno della immigrazione sono tante, Puglia, Calabria e Sicilia sono quelle più interessate e soggette alla pressione degli sbarchi, occorre che proprio queste siano più reattive al fenomeno. In queste direzione è possibile andare solo creando occasioni di occupazione per gli immigrati che sbarcano sulle coste, regolarizzare una persona arrivata in Italia con la speranza di una vita nuova, vuol dire per prima cosa trovargli un lavoro.

Solo con una occupazione più o meno stabile l'immigrato può sentirsi veramente parte di una comunità, il lavoro è il primo tassello di quel processo di regolarizzazione che consente all'immigrato di adempiere ai suoi doveri di cittadino. Proprio in questa ottica è stato pubblicato qualche giorno fa con scadenza 13 luglio l'avviso pubblico per partecipare a finanziamenti di progetti finalizzati all'inserimento lavorativo di immigrati su suolo italiano.

Il progetto denominato LIFT-Lavoro Immigrazione Formazione Tirocini, nasce proprio per cercare di migliorare la condizione degli immigrati su suolo italiano, facendo in modo tale di elevare l'occupazione presente. Un secondo obiettivo è quello legato alla riduzione dei fenomeni legati al lavoro nero e allo sfruttamento, una pagina poco edificante che coinvolge parecchi immigrati.

Domenica, 23 Giugno 2013 - Alessandro Baldini