Affittare una stanza a cittadino straniero privo del permesso di soggiorno non è reato
Sentenza della Cassazione - La Suprema Corte di Cassazione prima sezione penale con la sentenza n. 26457 del 18 giugno 2013, ha stabilito che affittare una stanza ad un cittadino straniero privo del permesso di soggiorno non è reato. La Corte, ha quindi annullato la condanna di una donna ad un anno di reclusione per aver favorito la permanenza nel territorio dello Stato di immigrati clandestini.
Nell'ipostesi di un rapporto contrattuale instaurato con gli stranieri, occorre accertare la sussistenza, in capo all'agente, del dolo specifico, consistente nella finalità di trarre ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero clandestino, evento che non è avvenuto, in quanto la donna agì per lucrare, o per far lucrare al proprietario dell’immobile, il canone di locazione, ritenuto per ciò solo oggetto di ingiusto profitto, a prescindere da ogni considerazione circa lo sfruttamento o meno delle condizioni di immigrati clandestini dei conduttori.
Sentenza n. 26457 del 18 giugno 2013 Corte di Cassazione
Mercoledì, 26 Giugno 2013 - a.p.