Decreto lavoro, nuove leggi sui flussi e sui visti d'ingresso
Potrebbero essere inserite le quote per il rilascio dei visti per corsi di formazione - Quello che doveva essere il nuovo decreto sul lavoro che avrebbe portato benefici a tutti i giovani residenti in Italia, si può trasformare in un'arma a doppio taglio per i futuri ingressi di lavoratori extracomunitari. E' infatti approdata in questi giorni al Consiglio dei Ministri la bozza del nuovo decreto che, secondo le prime stime, potrebbe portare un aumento di oltre due milioni di posti di lavoro soprattutto per gli under 30.
Ma il nuovo decreto interessa anche i cittadini stranieri ed in particolare i nuovi flussi d'ingresso potrebbero risentire di questa nuova legge: è al vaglio infatti la proposta di non far arrivare nuovi lavoratori extraUE senza prima aver verificato presso il Centro per l'Impiego "l'indisponibilità di un lavoratore già presente sul territorio italiano". Questo vuol dire che una famiglia prima di poter usufruire di un nuovo decreto flussi per far venire il domestico di fiducia, dovrebbe prima chiedere tra i disoccupati già presenti.
Anche se questo tipo di controllo è già presente ed è previsto dal Testo unico sull'immigrazione, difatti non è mai stato applicato. Con l'entrata in vigore di questo nuovo decreto, però non potrà essere più una semplice formalità e dopo l'inoltro della domanda per il decreto flussi, lo Sportello Unico richiederà tra la documentazione anche l'indisponibilità di altri cittadini disoccupati, prima di rilasciare il nulla osta all'ingresso.
Tra le altre novità del nuovo decreto sul lavoro troviamo anche una chiusura quasi totale per i corsi di formazione professionale. Se dovesse diventare legge, infatti, verrà fissato un tetto ogni tre anni anche per i tirocini e questo porterà sicuramente una diminuizione degli ingressi in Italia da parte di cittadini extracomunitari. Fino ad oggi vi sono stati limiti sul rilascio di visti d'ingresso per questo motivo da parte delle Ambasciate italiane nel mondo, e la storia potrebbe presto cambiare.
Venerdì, 28 Giugno 2013 - a.p.