Assunzioni degli stranieri in calo, la colpa è della crisi?
Tre stranieri su cento non vengono più assunti nelle industrie italiane - La crisi economica ha colpito duro anche le eccellenze italiane ed ora migliaia di aziende rischiano di chiudere per la tassazione troppo elevata, per le poche commesse e perchè l'economia non sta girando. Secondo uno studio presentato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, però, c'è un dato che va in contro tendenza rispetto all'attuale situazione del Paese e riguarda a alcune imprese dell’industria e dei servizi orientate all’export e all’innovazione che invece assumeranno oltre 750mila unità.
Secondo il rapporto presentato, c'è la seria necessità necessità di mantenere alto o di accrescere il profilo competitivo che indurrà queste imprese a investire ulteriormente nella qualità delle risorse umane, assumendo, in quota relativa rispetto al totale, più laureati e diplomati e ricercando un maggior numero di profili professionali tecnici e operai specializzati. Anche se queste sono le buone notizie, il saldo rispetto ai licenziamenti è negativo. Questo vuol dire che ci sarà maggiore presenza di personale qualificato rispetto invece a chi ha semplicemente un titolo di scuola media inferiore. Calcoli alla mano, la maggiorparte delle assunzioni escluderanno del tutto gli immigrati residenti in Italia, e quindi verranno privileggiati giovani laureati o laureandi.
Ma non è tutto: rispetto al 2012 è calato del 3% la richiesta di personale straniero e quindi gli immigrati saranno totalmente penalizzati da queste scelte societarie. C'è anche da aggiungere che ciò che riguarda il settore industriale potrebbe non interessare altri settori come quello agricolo o di assistenza alla persona, e quindi questi dati si riferiscono ad una fetta seppur importante di persone.
Giovedì, 25 Luglio 2013 - a.p.