Cittadinanza e voto, Kyenge: 'Qualcosa cambierà'
Temi caldi soprattutto in estate e schermaglie tra il Ministro e altri esponenti politici - Sempre attuale e sempre in primo piano, la riforma della legge sulla concessione della cittadinanza prima o poi si farà, ma ancora si stanno discutendo sui termini e sui parametri. C'è chi vorrebbe che già a 16 anni si possa optare per la cittadinanza italiana, c'è invece chi aumenterebbe i paletti. Le schermaglie tra il Ministero dell'Integrazione e gli esponenti del carroccio non sono mai finite. Non ultimo il lancio di alcune banane durante un convegno della Kyenge che invece ha risposto non presentandosi al raduno della Lega Nord. Lo scontro tra questi due poli diventa ancora più arduo se si parla di cittadinanza e reato di clandestinità.
Ma gli esponenti del carroccio non solo i soli che ritengono gli stranieri un peso da non poter sopportare. Un'ordinanza del sindaco di Forte dei Marmi ha ordinato la costruzione di una recinzione sulle spiagge locali per impedire ai venditori ambulanti stranieri di riposarsi nelle pause delle vendite, cercando in questo modo di scoraggiare il fenomeno.
Il Ministro dell'Integrazione ha dunque risposto a tono a questa che è sembrata più una provocazione che altro: "La decisione di impedire agli immigrati di operare in spiaggia non va bene. Quando questo sarà possibile, vedrete che le cose cambieranno. Se quei migranti avessero votato, non credo che si sarebbero costruiti quei muri".
Attualmente è al vaglio del Governo una proposta che potrebbe andare a modificare radicalmente la legge sulla concessione della cittadinanza italiana e che porterebbe anche il limite di risposta da parte dell'Amministrazione dagli attuali 720 giorni ad un massimo di 60, decorsi i quali la domanda potrà ritenersi accettata automaticamente.
Lunedì, 5 Agosto 2013 - a.p.