Flussi d'ingresso, a breve Agenzia per la gestione della programmazione
Al via l'ottimizzazione della programmazione e l'introduzione del permesso di soggiorno per ricerca lavoro - Sono stati presentati i risultati di una ricerca che ha coinvolto la fondazione Ismu, Neodemos e Fieri che riguardano l'introduzione del permesso di soggiorno per ricerca lavoro e la creazione di un'agenzia internazionale europea che sia in grado di rispondere in maniera efficace al fenomeno dell'immigrazione. La programmazione dei flussi migratori è uno snodo fondamentale e non basta dare risposte semplici sull'argomento, visti soprattutto gli ultimi accadimenti in tema di sbarchi. Dopo quasi due anni di apparente calma, sono ripresi in questi ultimi tempi i cosiddetti "viaggi della speranza" che hanno coinvolto anche donne in stato di gravidanza e bambini.
La stasi della crescita demografica della popolazione italiana è in antitesi con l'aumento dei cittadini stranieri che si stabiliscono nel nostro Paese. Un fenomeno quello migratorio a tratti trascurato dal Governo centrale. E' infatti passato in secondo piano la programmazione triennale dei flussi, così come previsto dalla Legge "Turco-Napolitano" prima e dalla "Bossi-Fini" poi.
Sarebbe quindi consigliata, come spiega il documento, la creazione dell'Agenzia di programmazione autonoma composta da membri designata dal Governo a cui verrebbe affidato l'arduo compito di gestire le linee per la programmazione transitoria dei flussi d'ingresso che interessano soprattutto i cittadini extracomunitari residenti nei loro Paesi d'origine.
Ma la proposta avanzata riguarda anche le modalità di approccio alla programmazione. Come si legge dalla ricerca effettuata, una delle principali cause del tasso di irregolarità è data dalla cosiddetta "chiamata", che in teoria dovrebbe essere fatta dal datore di lavoro che sta in Italia. Spesso accade però che il sistema venga viziato da meccanismi che vanno oltre la semplice assunzione, dovuta al fatto che a seguito di ciò può essere rilasciato un permesso di soggiorno. Spesso dunque lo straniero è vittima di raggiri o di truffe e per questo motivo, per gli ingressi individuali, è quasi necessario anche l'introduzione del permesso di soggiorno per ricerca lavoro.
Ultima, ma non meno importante, la questione della gestione a 360° del fenomeno migratorio. Porterebbe sicuramente degli enormi vantaggi l'adozione di "modalità volontarie" da praticare "in cooperazione con i Paesi di provenienza".
Martedì, 6 Agosto 2013 - a.p.