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Arriva 'Paper, Please', il gioco degli immigrati

Devi essere bravo a valutare ogni giorno le richieste di rilascio del permesso di soggiorno - L’immigrazione è un problema complesso e difficile da comprendere, ancora più difficile è pensare a delle soluzioni che tengano in conto tutta le globalità dei problemi che questo fenomeno ha; infatti investe varie sfere. Un immigrato è in prima battuta una persona che non ha più nulla da perdere, fugge da una situazione di disagio personale legata alla propria vita, e questo potrebbe essere legato al fatto che nel paese nel quale è nato non ci sono le condizioni per vivere.

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello legato al disagio della persona, potrebbe avere delle idee di carattere politico che in quanto tali non aiutano a essere accettato nel proprio paese, questo comporta il fatto che decide di allontanarsene. Un altro fattore spesso sottovalutato è quello legato alla religione, infatti magari una persona possiede una fede che in quanto tale va contro alcune impostazioni date nel paese di origine, al di là di tutto bisogna dire una cosa.

L’immigrazione è un fenomeno che parte da un disagio, dalla consapevolezza del fatto che nel paese nel quale si vive non è possibile più fare una vita serena, allora si decide di fare una scelta diversa, si cerca fortuna altrove. Può un gioco riprodurre quelle che sono le dinamiche che governano il mondo della immigrazione? Una domanda difficile, potremmo dire che se il gioco è stato creato da una persona che ha vissuto sulla propria pelle questo disagio potrebbe essere realistico.

"Papers Please" è un gioco molto lontano da quelle che sono le esperienze di gaming alle quali siamo abituati, solitamente ci sono scenari incredibili, azione e colpi di scena uno dietro l’altro, "Papers Please" è in questo senso un gioco che non rispecchia questi canoni. Vestiremo i panni di un grigio funzionario del servizio immigrazione e proprio per questo motivo avremo la responsabilità ogni giorno di valutare la domande degli immigrati, un gioco nel quale la rappresentazione del sistema come macchina burocratica anonima e indifferente ai destini delle persone è molto cruda e reale.

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Lunedì, 19 Agosto 2013 - Alessandro Baldini


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