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Cittadinanza, la riforma delle legge ad un passo dalla presentazione

Sono venti le proposte, solo una di queste verrà inviata in discussione - La riforma della cittadinanza è uno scoglio non semplice da superare perchè è vista da molti attori politici e non, come una via facile d'accesso per gli immigrati che vogliono venire in Italia o per chi ha già un permesso di soggiorno, per accedere alle stesse occasioni sociali che hanno i cittadini italiani. E' bene ricordare, o meglio sfatare una volta per tutte, che gli stranieri "non tolgono il lavoro agli italiani", e questo è dimostrato attraverso centinaia di studi presentati, semplicemente perchè spesso i migranti si apprestano a fare lavori che gli altri non vogliono fare più.

Per questo motivo la riforma dell'attuale legge sulla concessione della cittadinanza è posta al centro di una discussione continua che dura ormai da almeno un decennio. Si dovrebbe infatti passare dallo stato giuridico "ius sanguinis" che prevede l'acquisizione della cittadinanza per il fatto della nascita da un genitore in possesso della stessa cittadinanza, allo "ius soli", che invece prevede l'acquisizione della cittadinanza per il fatto di nascere nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori.

Una dura battaglia che potrebbe culminare tra qualche mese quando verrà presentata prima alla Camera dei Deputati e poi al Senato la nuova legge sulla cittadinanza che andrebbe ad eliminare quella attuale. La sensazione è quella di un esito positivo questa volta e come confermato anche dal Ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, a margine di un convegno al senato dedicato alla minoranza rom, sinti e caminante, l'obiettivo è quello di portarla "a livello di commissione Affari costituzionali".

La proposta è il risultato di ben 20 proposte legislative presentate da tutte le parti politiche interessate e solo una di queste potrebbe essere la prescelta per la presentazione in Parlamento. La speranza è quella di non attendere ulteriori dieci anni prima che comincia la discussione finale.
 

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Mercoledì, 18 Settembre 2013 - Andrea Parisi


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