Questa crescita ha di fatto compensato la decrescita demografica degli italiani - Spesso si è parlato di un problema che affligge il vecchio continente in termini di crescita della popolazione, aumentando il livello di benessere e di prevenzione in termini di malattie, spesso si assiste a un fenomeno preciso. L’età media si allunga e in questo senso dobbiamo sicuramente parlare di un dato positivo, nel contempo però si creano altri problemi, il modello di welfare italiano si è sempre basato su un equilibrio specifico.

Quello legato al fatto che per tante persone che vanno in pensione, tante ovviamente lavorano, questo a tutti gli effetti contribuisce a mantenere in attivo la bilancia commerciale tra entrare e uscite. Un equilibrio necessario in un mondo in cui per erogare dei servizi, occorre sempre che per una persona che va a lavorare, ce ne sia una che se ne va in pensione, in teoria quella che lavora paga i contributi dell’altra.

Questo meccanismo è andato sempre bene fino a quando la pensione è rimasta una condizione giusta per un numero corretto di persone, successivamente a dinamiche di lavoro mutate, le cose sono decisamente cambiate. Le persone hanno iniziato ad avere problemi oggettivi, i contratti sono stati cambiati in favore di una precarizzazione delle persone, contratti più elastici e meno risorse a disposizione hanno incrinato questo rapporto.

Da tutto questo è emerso un problema specifico, le persone rese maggiormente insicure da condizioni di vita non più certe, si sono trovate in una situazione complessa, improvvisamente hanno smesso di fare figli con tutte le conseguenze del caso.  Negli ultimi dieci anni si è assistito a un deciso fenomeno legato alla decrescita della popolazione, meno figli vuol dire un paese che invecchia, in tutta questa dinamica si innesta la realtà dell’ondata migratoria alla quale abbiamo assistito in questi ultimi anni.

Un decennio di crescita sostanziale della popolazione di immigrati che ha decisamente compensato la decrescita demografica degli italiani, un fenomeno che se visto nell’ottica di una progressiva stabilizzazione di risorse che lavorano è positivo. Un saldo che potrebbe diventare negativo se gli immigrati che arrivano nel nostro paese non trovano lavoro, ingrossando le file dei disoccupati che attualmente in Italia sembrano destinati ad aumentare.

Giovedì, 3 Ottobre 2013 - Alessandro Baldini