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Tragico sbarco a Lampedusa: morti centinaia di migranti

Serve una politica Ue coordinata tra i vari stati per poter gestire al meglio il fenomeno - Un'altra tragedia del mare, questa volta tra le peggiori mai viste, ha puntato nuovamente i riflettori sull'isola di Lampedusa e sul fenomeno dell'immigrazione. Per chi lo avesse scordato o non ci faceva più caso, negli ultimi due mesi sono stati migliaia i migranti che hanno attraversato il mare per arrivare sopra barconi della "speranza" in Italia. Gli ultimi sono stati quelli più sfortunati.

Il natante era partito pochi giorni fa da qualche punto dall'Africa e aveva quasi raggiunto la terraferma senza problemi. Quando però a poche miglia dell'isola dei conigli, nei pressi di Lampedusa, il barcone si è inspiegabilmente rovesciato, è iniziata la strage. Degli oltre 500 a bordo che sono arrivati in mare, al momento in 111 non ce l'hanno fatta. Tra loro anche 4 bambini e 49 donne, tra cui anche in stato di gravidanza.

Questa mattina sono riprese le ricerche degli oltre 155 immigrati dispersi del naufragio e come hanno ammesso anche i responsabili delle operazioni, saranno operazioni di recupero non tanto facili, perchè il numero dei corpi da cercare è davvero notevole.

Una tragedia quasi annunciata, un'altra immane tragedia che ha investito non solo i migranti, non solo l'Italia, ma il mondo intero. Le colpe non sono infatti da ricercare in casa nostra, ma in tutto il sistema dell'immigrazione a livello europeo. E' da troppo tempo che viene chiesto a più riprese di allargare gli ingressi tramite nuovi decreti flussi, di migliorare il monitoraggio delle presenze delle imbarcazioni di migranti nel Mediterraneo e nel canale di Sicilia ma anche di programmare una nuova politica dell'immigrazione attraverso la realizzazione di canali umanitari e di adeguati programmi di reinsediamento di rifugiati che si trovano in condizioni di gravissimo pericolo nei paesi in transito. Ad oggi nessun sostanziale aiuto è arrivato da parte degli altri stati Ue; ogni appello è rimasto inascoltato.

E' comunque risaputo che la maggior parte dei migranti che lasciano le proprie terre hanno un unico obiettivo: quello di ricostruirsi una vita raggiungendo magari i parenti nel nord Europa e l'Italia altro non è che un semplice passaggio. E' proprio l'Europa che deve adeguarsi al nuovo modo di vedere l'immigrazione, perchè è un fenomeno in continua evoluzione.

Tutta la redazione di Immigrazione.biz esprime cordoglio per le vittime, e spera che tragedie così non debbano più avvenire. 


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Venerdì, 4 Ottobre 2013 - Andrea Parisi


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