Il Senato approva un emendamento che elimina il reato di immigrazione clandestina
Parte la prima modifica della legge Bossi-Fini - Sembrava un discorso lungo e pieno di insidie e possibilmente lo è stato, ma alla fine i sostenitori della modifica dell'attuale legge sull'immigrazione, sono stati in parte accontentati. Sarà infatti definitivamente eliminato l'articolo 10-bis introdotto dalle legge n. 94 del 15 luglio 2009 e cioè quello che riguarda l'introduzione del "reato di clandestinità". L'emendamento approvato dalla Commissione Giustizia di Palazzo Madama firmato dai senatori del Movimento Cinque stelle Andrea Buccarella e Maurizio Cioffi, definisce dunque la fine della cosiddetta irregolarità di stato solo perchè si è elusi o tentato di eludere la frontiera, esclusivamente per chi fa ingresso in Italia irregolarmente e soggiorna senza permesso di soggiorno. Rimane in vigore a tutti gli effetti la fattispecie legata sia alle espulsioni e gli altri reati contemplati dalla legge Bossi-Fini.
In parole povere lo straniero che entra senza nessun visto o permesso non commetterà alcun reato, come era previsto precedentemente in cui era anche inserita una salatissima multa, ma sarà attuata solamente l'espulsione e al massimo l'espatrio, senza dunque ricorrere al carcere.
Il sottosegretario alla Giustizia Ferri ha spiegato che "la sanzione penale appare sproporzionata e ingiustificata. La sanzione penale pecuniaria (una contravvenzione, da 5 mila a 10 mila euro ) è di fatto ineseguibile considerato che i migranti sono privi di qualsiasi bene". Ha poi concluso come "il numero delle persone che potrebbero essere potenzialmente incriminate sarebbe tale da intasare completamente la macchina della giustizia penale, soprattutto nei luoghi di sbarco".
Mercoledì, 9 Ottobre 2013 - Andrea Parisi