Parlamento europeo, la Bossi-fini è da rivedere!
Soccorrere un immigrato non può essere un reato - Pare proprio che il dramma di Lampedusa abbia smosso la macchina della politica europea, da questo punto di vista dobbiamo dire che si è spesso parlato di come l’Italia fosse in difficoltà ad affrontare il problema immigrazione. Lampedusa da anni vive un dramma che è legato a quello degli sbarchi continui di clandestini quando di sbarchi possiamo parlare, bisogna anche contare tutte le volte nelle quali queste navi con il loro carico di disperati affondano.
In questo senso è giusto e corretto prestare soccorso a disperati che cercano una via di fuga da situazioni drammatiche, un problema che nel corso del tempo è diventato di proporzioni sempre maggiori. Da questo punto di vista l’Unione Europea ha di fatto latitato, parlando in termini molto generalisti del problema italiano, senza poi di fatto intervenire con una politica comunitaria comune che desse appoggio a un paese in difficoltà. Ora il parlamento Ue ha approvato una risoluzione che cerca di dare una risposta in termini di flussi di immigrati, una reazione decisa dopo che la tragedia di Lampedusa ha segnato le coscienze di tutti. Il dibattito ha riguardato il reato di cui si macchierebbero tutte quelle persone che prese da un gesto di umanità, dovessero aiutare persone che sono di fatto immigrati clandestini, la riflessione ha riguardato proprio questo punto.
La domanda che ci si è posti è se sia corretto che una persona che solo per un discorso legato a una propria carica umana, decide di prestare soccorso magari a un barcone di immigrati clandestini debba per questo motivo essere punito dalla legge. Un implicito riferimento a una norma del 2002 la legge Bossi-Fini che recita espressamente che qualsiasi persona trovata ad aiutare persone che di fatto sono immigrati clandestini è perseguibile da un punto di vista penale alla stregua dall’immigrato.
L’Unione Europea proprio da Strasburgo riparte e plaudendo agli sforzi fatti dagli abitanti di Lampedusa, ritiene che sia attivato il momento nel quale ci sia nei fatti una azione coordinata di tutti i membri partner della Comunità Europea per affrontare un problema, quello dell’immigrazione clandestina molto più complesso delle sole forze italiane.
Giovedì, 31 Ottobre 2013 - Alessandro Baldini