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Il permesso di soggiorno non può essere rifiutato per omessa contribuzione INPS

Lo ha stabilito il Tar della Lombardia sezione distaccata di Brescia - La Questura di Mantova ha negato ad un cittadino extracomunitario il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, in ragione del fatto che al momento della convocazione la documentazione risultava carente dei bollettini di pagamento dei contributi INPS relativi al 2010 e della visura camerale della ditta con la quale era stato attivato nel 2011 un nuovo rapporto di lavoro.
Lo straniero ha proposto ricorso avverso tale decisione ed il Tar della Lombardia sezione distaccata di Brescia, ha deciso che nel caso di svolgimento di lavoro subordinato il versamento dei contributi previdenziali è di competenza del datore di lavoro. Il lavoratore straniero ha un potere di verifica e di sollecitazione, ma non è direttamente responsabile del mancato versamento di tali contributi.
Non sarebbe quindi corretto privare il lavoratore straniero del titolo di soggiorno per inadempimenti che dipendono dalla condotta di altri soggetti.
Poiché d’altra parte non è possibile disapplicare la normativa previdenziale, è necessario, nel rispetto del principio di proporzionalità, qualificare il mancato versamento come irregolarità amministrativa, quindi, effettuare accertamenti non soltanto cartacei ma sul campo, avvalendosi se necessario di personale dell'Ispettorato del lavoro.

Sentenza n. 785 del 23 settembre 2013 Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia




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Martedì, 5 Novembre 2013 - a.p.


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