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Servizio Civile, ammessi anche gli stranieri regolari

Una recente sentenza stabilisce che anche gli stranieri regolari abbiano il diritto di partecipare al servizio nazionale civile. Vediamo sulla base di quali considerazioni - Non v'è alcuna ragione per la quale sia lecito impedire agli stranieri regolari di poter esercitare il servizio nazionale civile. Trattandosi questa di una "forma spontanea di adempimento del dovere costituzionale di difesa della Patria", ed interpretando il termine cittadino quale "soggetto che appartiene stabilmente e regolarmente alla comunità", il giudice del lavoro Fabrizio Scarzella ha così rafforzato un diritto finora negato agli stranieri regolarmente residenti in Italia.

La questione è stata sollevata da quattro cittadini extracomunitari, che a loro tempo si son visti negare la possibilità di partecipare al concorso del servizio civile. I quattro, supportati dalla Onlus Avvocati per niente e dall'Associazione studi giuridici sull'immigrazione, hanno quindi presentato (e vinto) un ricorso contro la Presidenza del Consiglio.

Il giudice, nella sua sentenza, ha difatti dichiarato che occorre "cessare il comportamento discriminatorio, occorre modificare il bando nella parte in cui prevede il requisito della cittadinanza consentendo l’accesso anche agli stranieri soggiornanti regolarmente in Italia."

Proprio per questa ragione l'Ufficio della Presidenza del Consiglio si vedrà ora costretto a riaprire per 10 giorni il bando riguardante la selezione di 8.164 volontari, prossimamente indirizzati al servizio civile in Italia e all'estero. In quest'occasione, quindi, la partecipazione dovrà essere aperta anche agli stranieri regolari.

Ma la decisione presa dal giudice Scarzella non è di certo la prima in questo senso: già nel 2012 una sentenza simile, poi confermata in Appello, sancì che un extracomunitario regolarmente residente in Italia avesse il diritto di arruolarsi tra le fila del servizio civile.

A rendere forza a queste sentenze sono intervenuti l'articolo 2 della Costituzione, nella parte in cui dichiara il concetto di solidarietà slegato dai vincoli di cittadinanza, nonché i paragrafi contenuti nella Convenzione di New York del 28 settembre 1954 attraverso i quali si proclama la piena tutela ed il riconoscimento dei diritti degli apolidi residenti nel nostro Paese.

https://www.immigrazione.biz/img/ico_allegato.gifVedi l'ordinanza n. 14219/2013 del Tribunale di Milano


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Venerdì, 22 Novembre 2013 - Cosimo Laneve


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