ISEE, il nuovo 'riccometro' vale anche per gli immigrati
Il nuovo Isee avanza e servirà a smascherare i furbetti - Il nuovo Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) sarà attivo solo dal prossimo febbraio, ma già si sanno tutti i particolari che hanno portato al cambiamento quasi radicale di questo strumento che alla maggiorparte delle famiglie italiane è indispensabile per "quantificare" il valore della vita. Noi tutti lo conosciamo come l'indicatore principale che permette l'accesso ad alcuni sconti fiscali e a molti servizi erogati dal welfare perchè riproduce redditi e patrimoni familiari.
Dal prossimo anno oltre alla somma dei redditi (IRPEF e IRAP) di tutti i componenti il nucleo saranno anche inserite altre variabili per il calcolo finale. Quella che peserà di più sarà sicuramente la casa, perchè rivalutata in base al valore dell'Imu, quindi verranno valutati anche beni mobili, conti correnti e azioni. Dovranno inoltre essere indicati gli affitti tassati con la cedolare secca. Sono escluse dal computo dei redditi le indennità di accompagnamento e le pensioni d'invalidità.
A cosa serve il nuovo Isee?
Come quello vecchio permetterà a chi ne ha diritto in base ai parametri previsti, di accedere ad esempio ad asili pubblici, assegni familiari e scontistica sulle bollette di metano, luce ed acqua, ma anche alla fornitura a costi accessibili dei libri scolastici e l'accesso a particolari servizi socio-sanitari. E' inoltre prevista una ulteriore scontistica per chi ha alle proprie dipendenze una bandante, con la possibilità di detrarre dal reddito fino a 19.500 euro.
Mercoledì, 4 Dicembre 2013 - Andrea Parisi