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Matrimonio dello straniero: nulla osta, i chiarimenti del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha stabilito che il nulla osta rilasciato dall'autorità estera, utile per autorizzare la celebrazione del matrimonio dello straniero, possa essere reso sotto una qualunque forma - Quando uno straniero è in procinto di contrarre matrimonio sul territorio italiano il Comune celebrante deve procurarsi in via anticipata il nulla osta che dia il via libera alla celebrazione. Questo documento, in sostanza, attesta che non vi siano elementi ragionevoli secondo i quali sia necessario l'impedimento del rito.

E' quanto prevede l'ordinamento procedurale italiano in termini di matrimonio civile, nonché un tema su cui il Consiglio di Stato è di recente intervenuto per fare chiarezza. Come riportato nella Circolare n. 24 del Ministero dell'Interno, risalente allo scorso 4 dicembre 2013, il Consiglio di Stato ha voluto fare un'importante precisazione su un cavillo normativo che più volte ha messo in difficoltà i Comuni.

In particolare, sino a pochi giorni fa, ci si chiedeva se per considerare valido l'accesso al matrimonio da parte dello straniero, il nulla osta rilasciato dall'autorità estera avesse dovuto contenere una vera e propria dichiarazione di assenza di impedimenti, o se si fosse potuta ritenere valida una qualsiasi dichiarazione che indipendentemente dalla forma avrebbe sottointeso l'assenza di ostacoli al matrimonio.

Ebbene, secondo quanto specificato dal Parere del Consiglio di Stato, i Comuni potranno accettare un nulla osta reso sotto una qualunque forma purché da questo si deduca l'assenza di ostacoli alla celebrazione del rito.

Viene quindi ribadito il concetto secondo cui un diritto di estrema importanza quale è quello di contrarre matrimonio, peraltro garantito dal diritto internazionale, dall'Unione Europea e dalla Costituzione Italiana, non possa di certo venire compromesso da vizi puramente formali.

Ciò che conta, al di là della forma, è infatti la sostanza dei contenuti. A maggior ragione se si ha a che fare con ordinamenti giuridici e assetti istituzionali inevitabilmente diversi da quelli che sono i parametri italiani. Con l'ultimo Parere del Consiglio di Stato, quindi, gli stranieri presenti nel Belpaese godranno di una possibilità in più di integrarsi a pieno titolo nel tessuto sociale italiano.

https://www.immigrazione.biz/upload/img-icona.pngVedi la circolare n. 24 del Ministero dell'Interno


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Venerdì, 6 Dicembre 2013 - Cosimo Laneve


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