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Estradizione verso il Brasile: c'è rischio di violazione dei diritti umani

Pericolosa, ai fini della salvaguardia dei diritti umani, un'eventuale estradizione verso il Brasile: degrado, abbandono e violenza delle carceri brasiliane sono elemento di preoccupazione - La pronuncia numero 46212 della sesta sezione penale, depositata lo scorso 18 Novembre, ha imposto forti limitazioni in materia di estradizione verso la Repubblica del Brasile. In particolare la Corte di Appello aveva ritenuto che un cittadino olandese, imputato del reato di traffico di sostanze stupefacenti e per questo condannato dal Tribunale Federale di Espirito Santo alla reclusione di sei mesi e un giorno, avesse dovuto scontare la sua pena in Brasile.

A nulla erano valse le denunce poste da Amnesty International, tendenti ad illustrare il degrado e la miseria in cui versano tuttora le carceri brasiliane: secondo la Corte di Appello, l'individuo olandese non avrebbe corso alcun rischio nel divenire parte del sistema penitenziario brasiliano, giacché episodi di trattamenti disumani riservati ai condannati erano da ritenersi del tutto occasionali.

Ma la Corte di Cassazione ha ribaltato il tutto, giacché la violazione dei diritti umani all'interno delle carceri brasiliane sembrerebbe essere - al contrario di quanto sostenuto dall'Appello - una condizione strutturale, sistemica e caratterizzante. Non che l'Italia se la passi meglio su questo fronte: ricordiamo infatti che il nostro Paese è finito nell'occhio del ciclone europeo, nonché tra le principali vittime della Corte EDU per via del sovraffollamento carcerario e delle condizioni degradanti a cui sono costretti i suoi carcerati.

Tuttavia, secondo la Corte di Cassazione, l'Italia non può affatto essere posta sullo stesso piano del Brasile giacché in quest'ultimo l'endemica condizione di illegalità avrebbe raggiunto livelli di totale abbandono. Le ripetute e tollerate vicende di violenza e sopraffazione che sistematicamente hanno luogo nelle carceri brasiliane, inoltre, rappresenterebbero un ulteriore elemento di preoccupazione.

Per questa ragione l'estradizione verso il Brasile deve e dovrà essere considerato come un rischio di violazione dei diritti fondamentali della persona.
In linea con quanto stabilito poc'anzi e proprio sull'onda delle stesse ragioni, v'è poi un altro caso di negata estradizione a suo tempo avente a che fare con la Repubblica della Turchia.

https://www.immigrazione.biz/img/ico_allegato.gifVedi la sentenza n. 46212 del 18 novembre 2013 della Cassazione Penale




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Venerdì, 6 Dicembre 2013 - Cosimo Laneve


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