La crisi frena il fenomeno migratorio verso l'Italia
Comunicato stampa Rapporto Ismu - Dal rapporo Ismu 2013 si legge che dal 1° gennaio 2013 la popolazione straniera in Italia è stimata in 4 milioni 900mila (regolari e non), con un aumento di 275mila unità (+6%) rispetto all’anno precedente in cui i presenti erano 4 milioni 625mila.
L'incremento che a prima vista può sembrare consistente è dovuto per più della metà a fattori interni che non dipendono dalla mobilità, quali il saldo naturale (74 mila unità alimentate dalle 80mila nascite) e i recuperi censuari (72mila stranieri che non erano stati contabilizzati dal Censimento del 2011).
I nuovi permessi di soggiorno rilasciati agli extracomunitari per motivi di lavoro sono stati in tutto 67mila nell'anno, quasi dimezzati rispetto al 2011. Il calo è dovuto al persistere della crisi economica, che ha indubbiamente tolto vivacità al fenomeno migratorio in Italia, con un incremeto dei dispoccupati pari a 380mila, 72mila circa in più nel 2012.
La componente irregolare al 1° gennaio 2013 si presume che sia stimata in 294mila unità (pari al 6% del totale delle presenze).
Il calo più drastico di occupati stranieri si registra nell’industria e nell’edilizia: le assunzioni programmate nel 2012 si sono ridotte a un quarto rispetto a quelle del 2007, passando da 227.580 a 60.570, per oltre due terzi concentrate nei servizi e nel turismo. Si segnala inoltre che sono sempre di più gli stranieri che lasciano l’Italia: in base alle revisioni censuarie dell’Istat, Ismu stima che nel 2011 siano circa 200mila gli stranieri che hanno spostato la loro residenza all’estero (nel 2010 la stima rivista dall’Istat ne indicava già più di 200mila). Si può supporre che anche nel 2012 il numero dei trasferimenti sia stato altrettanto consistente.
Comunicato stampa Fondazione Ismu
Mercoledì, 11 Dicembre 2013 - Fondazione Ismu