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Domande d'asilo, si pensa a creare nuove Commissioni territoriali

Attualmente sono dieci, ma a breve ogni Prefettura potrebbe decidere in maniera autonoma sulle domande d'asilo - C'è aria di cambiamento e si sente davvero perchè le notizie che trapelano dagli uffici del Ministero sembrano essere nella direzione che tutti si aspettano. Questa volta sotto esame viene messo il sistema di protezione internazionale, il cosiddetto "diritto d'asilo" che permette a tutti gli stranieri di avanzare la domanda di protezione nel Paese dove viene per prima identificato. Niente a che vedere con il "sistema Dublino II" che anch'esso è in fase di rivalutazione e mutamento, stavolta c'è la seria intenzione di istituire in tutte le prefetture del Paese le commissioni territoriali che hanno il compito di decidere se accettare o meno le richieste d'asilo degli stranieri.

Un'importante iniziativa che, se andasse in porto, potrebbe realmente snellire le procedure, diminuire il carico di lavoro delle commissioni ora in essere ma anche dei vari uffici immigrazione e delle prefetture competenti. Infatti attualmente sono solamente dieci e la loro competente è divisa per area geografica: per esempio quella di Torino ha competenza sulle domande presentate nelle regioni Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana; mentre per le domande presentate nel Lazio, in Sardegna ed in Umbria, è competente la commissione di Roma.

Come è facile intuire, solo nel 2013 le domande d'asilo sono state oltre 27mila e sono state "vagliate" da sole dieci commissioni territoriali; un innalzamento del numero di quest'ultime porterebbe senza dubbio un giovamento per tutti: per gli addetti ai lavori, che avrebbero meno frenesia nel decidere sul destino dei migranti e delle loro domande, e per gli immigrati che invece, non sopporterebbeo magari ore e ore di viaggio per poter affrontare l'audizione perchè la commissione territoriale competente per territorio si trova magari in un'altra regione, da dove effettivamente ha presentato la domanda.

Il nuovo sistema porterebbe anche una ventata di novità su tutto il sistema d'asilo: l'idea cardine è quella della creazione di un'unica struttura nazionale per l'identificazione e fotosegnalazione e i dati immagazzinati potrebbero essere condivisi con quelli degli altri stati europei, per una partnership creata sull'immigrazione.

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Martedì, 22 Aprile 2014 - Andrea Parisi


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