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Sbarchi, arrivati 61mila 500 immigrati nel 2014

Ad un passo dal record del 2013, ancora oggi si piangono le vittime del Mediterraneo - L'ultimo naufragio del Mediterraneo non ha fatto altro che aumentare ancora dubbi (come se non ce ne fossero) sul nostro sistema d'accoglienza. Un sistema antiquato, fomentato da leggi nel 1998 (di piu' di quindici anni fa) e che finora non ha cercato assolutamente di salvare vite umane, ma anzi ha chiuso ancora di più le frontiere. Non stiamo a cercare di chi è la colpa, perchè sappiamo benissimo che il fenomeno "immigrazione" non riguarda solo l'Italia, ma è un problema europeo, visto che in ogni caso siamo costretti a seguire le indicazioni di Bruxelles.

L'unica cosa che possiamo fare è raccontare le storie dei migranti, far rivivere le loro sensazioni e la loro speranza di arrivare in un Paese che dovrebbe essere più civile di quello che avevano lasciato e vivere in condizioni di libertà che da altre parti sembra essere negata. Ad oggi però, tutto questo rimane un sogno: negli ultimi sette anni infatti si stimano che duemiladuecentocinquanta immigrati non ce l'hanno fatta e sono annegati con la speranza di raggiungere le coste italiane.
Questi numeri stanno a testimoniare come non sia solo una voglia di trovare un nuovo lavoro o quello di sfamarsi. Quello che più conta per la maggiorparte dei migranti che lasciano la propria terra è quella di arrivare in un Paese dove esiste la libertà di pensiero e di parola, democraticità nelle scelte e di ottenere tutto quello che il proprio Stato avrebbe negato per sempre.

Negli ultimi sette anni quasi 250mila persone hanno fatto questa scelta e solo nel 2014 fino ad oggi si parla di record: sono arrivati 61.500 immigrati. Mentre il precedente del 2011 era di 63mila, dopo solo sei mesi siamo quasi arrivati a quel numero e con l'inizio della bella stagione, è sicuro che questo numero aumenterà.
Qual'è la soluzione? Certamente l'operazione "Mare Nostrum" sembra aver dato una grossa mano, anche se non sono ben chiare alcune operazioni, come ad esempio le richieste di protezione internazionale. Ma qui è meglio sorvolare. Il problema pul essere risolto molto semplicemente allargando le frontiere ed istituendo per esempio, piccoli uffici di collocamento direttamente in Patria. Ma queste sono e rimarranno solo idee campate per aria perchè rimarrà sempre la volontà di chiusura totale o quasi nei confronti di chi viene visto come "straniero".

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Martedì, 1 Luglio 2014 - Andrea Parisi


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