Tar Sicilia, non è possibile convertire il pds per gravidanza in subordinato
Il rilascio di questo permesso speciale è legato esclusivamente al possesso di particolari requisiti - Nel testo unico sull'immigrazione è specificato che non è prevista l'espulsione dal territorio italiano per tutti quei cittadini stranieri appartenenti alla categorie vulnerabili e fra questi rientrano anche le donne in stato di gravidanza. E' infatti il comma 2 dell'art. 19 a stabilirlo, e anzi il permesso può essere prolungato anche nei sei mesi successivi alla nascita del figlio cui provvedono.
E' il caso di una cittadina straniera che aveva anche chiesto la conversione del permesso di soggiorno per "motivi di salute" in "lavoro subordinato". Il Tar della Sicilia con la sentenza n. 1272 del 16 maggio 2014 ha però deciso di respingere la sua richiesta per un motivo ben preciso: la concessione del permesso di soggiorno per il proprio stato di gravidanza appartiene a quella ristrettissima cerchia di permessi di soggiorno chiamati illegittimamente "speciali", ai quali solamente alcune situazioni particolari possono far sì che vengano rilasciati. Ed in ogni caso in quanto trattasi di permessi temporanei concessi agli stranieri "per i quali sono vietati l'espulsione o il respingimento".
Il rilascio di questi "permessi speciali" è legato più all'esistenza di particolari situazioni che al possesso dei requisiti per poter rimanere in Italia. Da qui è facile capire come una volta esaurita la ragione del divieto di espulsione, collegata allo stato di gravidanza e post-gravidanza, viene anche meno il motivo di permanenza in Italia, tantomeno è possibile convertirlo in qualsivoglia altro permesso, a maggior ragione per "lavoro subordinato", dove in teoria esistono anche delle quote specifiche all'interno dei rispettivi decreti flussi.
Per concludere, la cittadina extracomunitaria in possesso di permesso di soggiorno ex art. 19 comma 2, lettera d) una volta finito il periodo previsto dalla tutela della maternità, torna alla sua precedente situazione, e quindi di straniero irregolarmente presente sul territorio italiano.
Sentenza n. 1272 del 16 maggio 2014 del Tar Sicilia
Articolo 19 comma 2 Testo Unico Immigrazione
Martedì, 1 Luglio 2014 - Andrea Parisi