Accordo stato-regioni-comuni, Sprar aumenta posti per l'accoglienza
Risolta anche la questione dei minori stranieri non accompagnati - E' stata finalmente raggiunta l'intesa tra governo, regioni, comuni e province per la gestione dell'emergenza immigrazione. Si tratta di un accordo molto importante che prevede un processo d'accoglienza diviso in tre fasi principali: il primo è la "raccolta in mare" o di prima assistenza direttamente nei porti dove è avvenuto lo sbarco, che sarà a totale carico dello stato. Quindi ci sarà lo "smistamento" nei centri regionali per l'identificazione e alla fine l'inserimento nei centri del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) se fanno richiesta d'asilo. Questa fase è a carico dei comuni.
Ancora sullo Sprar, è ormai ufficiale l'ampliamento dei posti che oggi sono quasi 20mila, mentre lo scorso anno se ne potevano contare 13mila. In caso di emergenza il Servizio centrale, organo preposto alla gestione diretta dei centri del sistema e in diretto contatto con l'Anci, potrebbe ulteriormente estendere la capienza fino a 35mila posti, ma in quest'ultimo caso servirebbero ulteriori fondi che non sono attualmente disponibili.
L'attuale presidente Anci Piero Fassino, ha inoltre chiesto al governo di mettere in previsione per il triennio 2015-2018 ulteriori fondi da stanziare per le regioni, i comuni e le province che direttamente potranno gestire il fenomeno immigrazione seguendo le linee guida del sistema Sprar. Sarà infatti quest'ultimo che in pochi anni avrà in mano tutta la gestione dell'immigrazione in Italia, i bandi al fine di cercare strutture idonee per l'accoglienza delle varie Prefetture d'Italia saranno solo un lontano ricordo.
Con queste mosse verrà anche finalmente eliminato il problema dei minori stranieri non accompagnati ed in particolare dei bambini più piccoli che giungono con le loro famiglie. Saranno infatti stanziati fino a 70milioni di euro per poter sopperire alla mancanza di strutture e di professionalità idonee alla gestione di tale fenomeno.
Come sia fondamentale un sistema centrale che organizzi tutta l'attuale lenta macchina dell'accoglienza è superfluo ricordalo, mentre è altrettanto fondamentale l'importanza attribuita a questo grande passo che, grazie alla collaborazione dei diversi livelli del governo, dei comuni e delle regioni nonchè delle associazioni che gestiscono direttamente il fenomeno, può far nascere un sistema ordinario di accoglienza nel nostro Paese.
Sabato, 12 Luglio 2014 - Andrea Parisi