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Bolgare, discriminatoria la supertassa per le case agli stranieri

Il piccolo comune bergamasco è stato condannato al risarcimento del danno economico - Il certificato di idoneità abitativa attesta l'abitabilità dell'alloggio in cui vive il cittadino e quindi certifica che l'alloggio stesso rientri nei parametri minimi previsti dalla legge per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Per gli stranieri questo documento è indispensabile per chi fa richiesta di ricongiungimento familiare o per esempio per il rilascio del permesso di soggiorno. A Bolgare, un paese in provincia di Bergamo con poco più di 5mila abitanti, questo documento è diventato così prezioso che il sindaco ha inserito una tassa di 500 euro per il suo rilascio.

La proposta è stata approvata il 15 gennaio scorso dal consiglio comunale di Bolgare. Questa decisizione non ha destato poche polemiche ma il sindaco si è difeso così: "Non li obbligo a restare".  L'obiettivo del Comune, come si legge nella delibera, è quello di mantenere l'ordine pubblico, salvaguardare l'igiene, sostenere le attività economiche locali e il livello di vivibilità del paese. Insomma come se immigrazione fosse solo delinquenza.

Questa è un'evidente discriminazione nei confronti degli stranieri e per questo CGIL Bergamo, ASGI e Cooperativa RUAH insieme a tre cittadini stranieri residenti nella piccola cittadina hanno presentato ricorso al Tribunale di Bergamo. Quest'ultimo non ha potuto non dare ragione agli stranieri, proprio perchè l'aumento dei diritti di segreteria per il rilascio di un certificato per idoneità alloggiativa ha comportato "uno svantaggio a carico di tutti gli stranieri che intendono risiedere nel Comune di Bolgare, chiedendo agli stessi un importo sproporzionato e ingiustificato per il rilascio del certificato di idoneità alloggiativa".

Adesso il Comune di Bolgare dovrà porre fine alla condotta discriminatoria e revocare la delibera in oggetto, restituendo, in qualità di risarcimento in forma specifica, la somma di € 350 a tutti gli stranieri che abbiano versato suddetto importo al Comune nel periodo di validità della delibera, provvedendo anche alla pubblicazione del provvedimento su un giornale locale e sulla home page del sito del comune.



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Mercoledì, 13 Agosto 2014 - Andrea Parisi


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