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CIE: trattenimento modificato a 90 giorni, si attende la pubblicazione definitiva

Ottima notizia per gli stranieri trattenuti all'interno dei centri di identificazione ed espulsione - Dal lontano 1998 da quando sono stati istituiti con la legge Turco-Napolitano, i centri di accoglienza per gli immigrati irregolari sono stati sempre visti come centri di detenzione mentre il loro scopo inizialmente era ben diverso. Dapprima denominati centri di permanenza temporanea (CPT), gli attuali centri di identificazione ed espulsione (CIE) hanno subito negli anni diverse modifiche che hanno cambiato più la forma che la sostanza. A seguire poi la Bossi-Fini non ha fatto altro che inasprire le pene per gli stranieri irregolari, mentre nel 2011 la Lega Nord ha introdotto una legge che ha modificato ed allungato ad un massimo di 18 mesi i tempi di permanenza all'interno di questi centri.

L'intenzione degli esponenti del Carroccio e dell'allora Ministro dell'Interno Roberto Maroni era quella di rendere più efficaci le espulsioni, alimentando i canali diretti di rimpatrio con la Libia. Un sistema che non ha funzionato, perché tempi di trattenimento così lunghi hanno portato solamente a scontri fuori e dentro i centri, senza contare gli atti di autolesionismo.

Si attendeva solamente il "si" definitivo da parte della Camera dei deputati che è arrivato lo scorso 21 ottobre 2014 per la riduzione di questi tempi di trattenimento da 18 mesi a 3 mesi che sembrano più che sufficienti per poter espletare tutte le operazioni necessarie al fine di poter espellere (ove necessario) il cittadino straniero oppure provvedere all'accompagnamento coatto alla frontiera o ancora al rimpatrio dello stesso.

Questa volta sembra ci sia una grande convinzione da parte di tutti gli attori politici e non coinvolti in questa modifica, che ha portato umanamente parlando, una boccata d'aria ad un sistema già di suo parecchio bombardato dal punto di vista mediatico. E poi non si poteva non tenere conto dell’articolo 3 comma E della Legge Europea-Bis (ddl 1533) che già prevedeva questa modifica.

Adesso non resta che attendere la definitiva ufficialità con la pubblicazione nella Gazzetta.

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Domenica, 26 Ottobre 2014 - Andrea Parisi


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