Parere dell'UE sulla protezione internazionale presentata da un minore non accompagnato
Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 15 gennaio 2015 - Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea n. C12/69 del 15 gennaio 2015 è stato pubblicato il parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla
"Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 604/2013 per quanto riguarda la determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata da un minore non accompagnato che non ha familiari, fratelli o parenti presenti legalmente in uno Stato membro".
Il CESE raccomanda vivamente ai Paesi dell'UE di fornire l'assistenza e le cure specialistiche necessarie ai minori vulnerabili, in particolare quelli con problemi psicologici, disabilità mentali o fisiche e/o problemi di salute, e ai minori che si trovino in situazione di emergenza — inclusi quelli provenienti da regioni teatro di conflitti dove hanno vissuto, soli o con i loro familiari, delle esperienze traumatiche — nonché ad adolescenti incinte o a genitori che non abbiano ancora compiuto 18 anni. Di attenersi scrupolosamente in merito alle procedure di accertamento dell'età che sia ispirata all’interesse superiore del minore, e fino al completo espletamento di tale procedura, chiunque dichiari di essere minore dovrebbe essere considerato e trattato come tale.
Infine, gli Stati membri hanno tempo fino a luglio 2015 per dare attuazione alla direttiva sulla protezione dell'asilo, che prevede, tra l'altro, l'obbligo per i paesi UE di individuare tempestivamente i casi di minori non accompagnati vulnerabili.
Parere 2015/C 012/11 del Comitato economico e sociale europeo (G.U. dell'U.E. n. C 12/69 del 15.1.2015)
Venerdì, 16 Gennaio 2015 - a.p.