Si attende il parere del Consiglio di Stato e la nomina del nuovo Prefetto, poi si parte con il riesame delle domande - L'ultima regolarizzazione di immigrati ha lasciato a bocca asciutta moltissimi stranieri che in questa sanatoria contavano per potere finalmente mettersi in regola. Se poi, come a Brescia, le maglie si stringono ancora di più rispetto alle altre città italiane, allora sembra impossibile regolarizzarsi. Infatti solamente il 30% delle richieste sono state accolte delle domande presentate nel 2012, con un a percentuale che sfiora il 70% di respingimenti. Numeri da capogiro se si da un'occhiata alle altre prefetture italiane. La media di domande respinte invece è del 30%. E allora sono le altre città troppo permissive oppure è stata la città bresciana che ha applicato in maniera troppo rigida le varie circolari ministeriali?

Non a caso molti patronati e sindacati si sono rivolti al Ministero dell'Interno per chiarimenti in merito a questa situazione molto anomala. Ma a difesa dell'operato dei suoi uffici il Prefetto dimissionario Narcisa Brassesco ha fornito nuovamente nei giorni scorsi i dati sui 212 ricorsi definiti presso il Tar. Su un totale di 691 quelli respinti sono stati il 78% del totale e questo, in qualche misura, "rispecchia la correttezza dell’operato di tutti coloro che hanno lavorato alle pratiche per l’emersione dal lavoro nero"- ha continuato Brassesco.

Sulle motivazioni del rigetto di 3.662 domande, per la maggior parte si è trattato di insussistenza del rapporto di lavoro e per mancanza di requisiti, seguono quelle che hanno avuto parere negativo dalla Direzione territoriale del lavoro e, in misura minore (soltanto 99), il parere negativo dalla Questura. Il problema principale è stato sollevato in modo particolare per i requisiti della permanenza in Italia, rispetto ai quali a Brescia si è seguito un criterio interpretativo più restrittivo che nelle altre province.

Alla fine l'incontro tra le parti e il prefetto Mario Morcone che è alla guida del Dipartimento ministeriale c'è stato, e gli hanno strappato una promessa: quella di riesaminare tutte le domande respinte. Come, dove e quando questo avverrà ancora non è dato saperlo, ma sicuramente adesso si attenderà prima il parere del Consiglio di Stato su alcuni quesiti relativi ai criteri di respingimento delle domande di regolarizzazione avanzati da parte degli sportelli per l'immigrazione bresciani e poi la nomina del nuovo prefetto di Brescia che avrà un compito davvero arduo.

Venerdì, 10 Aprile 2015 - Andrea Parisi