Cittadinanza, anche se integrato è necessario dimostrare il reddito
Lo ha stabilito una sentenza del Tar del Lazio confermando le prescrizioni di legge - La legge sulla concessione della cittadinanza permette a tutti gli stranieri residenti legalmente in Italia da almeno 10 anni (art.9, c.1, lett.f) di richiederla, ma naturalmente è fondamentale anche il requisito reddituale; infatti è necessario anche presentare i modelli fiscali (CUD, UNICO, 730) relativi ai redditi percepiti negli ultimi tre anni. Senza di essi è totalmente inutile presentare la domanda di concessione della cittadinanza italiana.
Secondo le prescrizione di legge il reddito deve essere superiore all’ammontare prescritto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria dall’art. 3 del decreto legge n. 382 del 25 novembre 1989, convertito in legge 25 gennaio 1990, n. 8, confermato dall’art. 2, comma 15, della legge n. 549 del 28 dicembre 1995, fissato in € 8.263,31 annui, che arriva a € 11.362,05 annui se c'è un coniuge a carico e di ulteriori € 516,00 annui per ciascun figlio a carico.
Queste sono le somme minime stabilite per poter mantenere adeguatamente e continuativamente sé e la famiglia senza pesare sulla spesa della comunità nazionale.
Sulla base di questo, il Tar del Lazio con sentenza n. 1317/2015 ha respinto il ricorso del cittadino extracomunitario perché ha specificato come il requisito reddituale sia fondamentale e necessario alla concessione della cittadinanza italiana, anche se il ragazzo risulta sotto ogni aspetto, bene integrato nella collettività, con una regolare situazione di vita familiare e di lavoro.
Sentenza n. 1317 del 23 gennaio 2015 Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
Venerdì, 27 Novembre 2015 - Andrea Parisi