Avviato il processo di riforma del sistema europeo comune di asilo (CEAS)
Comunicato stampa Commissione Europea - Il comunicato stampa del 6 aprile 2016, informa che, la Commissione Europea ha avviato il processo di riforma del sistema europeo comune di asilo (CEAS) proponendo: diverse opzioni per un sistema sostenibile ed equo di ripartizione dei richiedenti asilo tra gli Stati membri; una maggiore armonizzazione delle norme e procedure di asilo per creare condizioni omogenee in tutta Europa e ridurre quindi i fattori di richiamo al fine di contrastare i movimenti secondari irregolari; il rafforzamento del mandato dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO). Allo stesso tempo la Commissione sta definendo misure volte a garantire percorsi sicuri e organizzati di migrazione legale verso l'Europa.
Secondo la Commissione, il sistema europeo comune di asilo dovrebbe essere strutturalmente migliorato in cinque aree prioritarie.
- Istituire un sistema di Dublino sostenibile ed equo per determinare lo Stato membro competente per i richiedenti asilo: per affrontare meglio un elevato numero di arrivi e assicurare una ripartizione equa delle responsabilità, la Commissione potrebbe proporre di modificare il regolamento Dublino: o razionalizzandolo e integrandolo con un meccanismo correttivo per assicurarne l'equità, o adottando un nuovo sistema basato su un diverso principio di ripartizione.
- Conseguire una maggiore convergenza e ridurre il cosiddetto "asylum shopping": la Commissione intende proporre un’ulteriore armonizzazione delle procedure di asilo al fine di garantire un trattamento più umano ed equo in tutta l’UE e ridurre i fattori che attirano le persone in un numero ristretto di Stati membri. La Commissione potrebbe proporre due nuove regolamenti: uno per sostituire la direttiva sulle procedure d’asilo e uno per sostituire la direttiva qualifiche. Potrebbero inoltre essere proposte modifiche mirate della direttiva accoglienza.
- Prevenire i movimenti secondari all’interno dell’UE: per garantire che il sistema di Dublino non sia turbato da abusi e dal cosiddetto "asylum shopping", la Commissione potrebbe proporre misure per scoraggiare e sanzionare i movimenti secondari irregolari. In particolare, taluni diritti potrebbero essere subordinati alla registrazione, al rilevamento delle impronte digitali e al soggiorno nel paese dell'UE cui il richiedente è assegnato.
- Un nuovo mandato per l’Agenzia per asilo dell'UE: la Commissione potrebbe proporre di modificare il mandato dell’Ufficio europeo di sostegno per l'asilo affinché divenga un protagonista dell'attuazione delle politiche e svolga un ruolo operativo rafforzato. Tra le nuove mansioni potrebbero figurare la gestione del meccanismo di distribuzione nel quadro di un sistema di Dublino riformato, il controllo della conformità degli Stati membri con le norme europee sull'asilo e la capacità di adottare misure operative in situazioni di emergenza.
- Rafforzare il sistema Eurodac: a sostegno dell’applicazione di un sistema di Dublino riformato, la Commissione potrebbe proporre di adeguare il sistema Eurodac e di ampliarne le finalità agevolando la lotta contro l’immigrazione irregolare, migliorando il rilevamento delle impronte digitali e la trasmissione di informazioni al riguardo nonché offrendo sostegno per i rimpatri.
La Commissione elaborerà una serie di misure riguardanti le rotte della migrazione legale verso l’Europa e le politiche di integrazione.
- Un sistema strutturato di reinsediamento: sulla base delle iniziative esistenti, la Commissione presenterà una proposta allo scopo di definire la politica di reinsediamento dell’Unione europea. La presente proposta istituirà un meccanismo orizzontale con norme comuni dell’UE per l’accesso e la distribuzione dei rifugiati, lo status da accordare alle persone reinsediate, il sostegno finanziario e le misure volte a scoraggiare i movimenti secondari.
- Una riforma della direttiva sulla carta blu UE: rafforzare il ruolo della carta blu come sistema a livello europeo per sviluppare un approccio armonizzato che preveda tra l'altro condizioni di ammissione più flessibili, il miglioramento delle procedure di ammissione e maggiori diritti per i cittadini di paesi terzi altamente qualificati.
- Misure per attrarre e sostenere gli imprenditori innovativi capaci di stimolare la crescita economica e di contribuire alla creazione di posti di lavoro.
- Una valutazione dell'adeguatezza (REFIT) delle attuali norme sulla migrazione legale al fine di razionalizzare e semplificare la normativa in vigore relativa a permessi di soggiorno, lavoro e studio nell'UE applicabile a diverse categorie di cittadini di paesi terzi.
- Conseguire una stretta cooperazione con i paesi terzi come parte dei dialoghi politici esistenti e della cooperazione operativa nel quadro dell’approccio globale in materia di migrazione e mobilità (GAMM) al fine di garantire una gestione più efficace dei flussi migratori.
Comunicato stampa del 6 aprile 2016
Comunicazione: Riformare il sistema europeo comune di asilo e potenziare le vie legali di accesso all'Europa
SCHEDA INFORMATIVA: Il sistema di Dublino
SCHEDA INFORMATIVA: Sistema europeo comune di asilo
SCHEDA INFORMATIVA: La migrazione legale
Agenda europea sulla migrazione
Direzione generale Affari interni
Giovedì, 7 Aprile 2016 - europa.eu