Emersione dal lavoro irregolare può essere presentata anche da datori di lavoro stranieri regolarmente soggiornanti in Italia
Sentenza della Corte Costituzionale -
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimità costutuzionale nella parte in cui la procedura per l'emersione da lavoro irregolare, prevedeva che la domanda per concludere un contratto di lavoro subordinato con
cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, con cittadini italiani o stranieri potesse essere presentata solo da datori di lavoro stranieri in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, invece che, in generale, da datori di lavoro stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.
Il requisito del possesso del permesso di soggiorno di lunga durata è arbitrario e irragionevole anche in considerazione delle specifiche finalità che la procedura di emersione era destinata a soddisfare.
In conclusione per gli ermellini, la norma censurata, riduceva eccessivamente la platea dei datori di lavori abilitati ad attivare la procedura di emersione, compromettendo la realizzazione degli obiettivi dalla stessa perseguiti, attinenti tanto alla tutela del singolo lavoratore quanto alla funzionalità del mercato del lavoro in un contesto d’inedita difficoltà.
Sentenza n. 149 del 18 luglio 2023 Corte Costituzionale
Mercoledì, 26 Luglio 2023 - a.p.