Colf e Bandanti - Click day e domande per il nuovo decreto flussi dal 4 dicembre 2023
Il nuovo decreto flussi sarà gestito nel triennio 2023-2025 e prevede migliaia di quote per colf e badanti -
Il nuovo Decreto Flussi 2023 è alle porte. Nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023 che prevede la “Programmazione dei flussi d'ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri” che per il triennio 2023 – 2025 avranno la possibilità di poter entrare e lavorare.
Lo scopo è quello di promuovere l'immigrazione legale in Italia incrementando le quote di ingresso sul territorio per motivi di lavoro estendendo le categorie professionali e i settori produttivi coinvolti.
Le quote stabilite dal governo italiano sono 452mila rispetto ad un fabbisogno rilevato di 833 mila unità. Ai sensi dell’articolo 5 del decreto sono ammessi in Italia nel triennio 2023 – 2025 per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale, oltre che di lavoro autonomo, i cittadini stranieri residenti all’estero, di cui:
- 136 mila per l’anno 2023;
- 151 mila per l’anno 2024;
- 165 mila per l’anno 2025.
Secondo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023 dunque le quote strettamente riservate agli ingressi di lavoratori subordinati non stagionali nel settore dell’assistenza familiare e socio – sanitaria sono 9.500 unità per ciascuna delle annualità 2023, 2024 e 2025(articolo 6, comma 4, lettera c). E’ questo il caso delle assunzioni di colf e badanti.
L'istanza dovrà essere presentata telematicamente attraverso la piattaforma governativa online ALI (disponibile su "portaleservizi.dlci.interno.it", necessarie le credenziali SPID o CIE) a partire dalle ore 9 del prossimo 4 dicembre fino al 31 dicembre 2023 (ferma restando la verifica della disponibilità delle quote).
Un nuovo importante click day a cui non bisogna rimanere impreparati perchè dovranno essere presentati anche una serie di documenti e documentazioni da presentare online.
Click day - Chi può fare richiesta di ingresso e che requisiti deve avere?
La domanda di nulla osta può essere presentata:
- dalle persone fisiche, per sé stessi ovvero per conto di un proprio familiare;
- dal rappresentate di una convivenza familiarmente strutturata, ad esempio case famiglia, comunità religiose, comunità di recupero e/o assistenza disabili, comunità focolari.
Requisito fondamentale per la richiesta di nulla osta all'ingresso è la dimostrazione di un reddito imponibile non inferiore a:
- 20 mila euro se il nucleo familiare è composto da una singola persona;
- 27 mila euro se la famiglia anagrafica è formata da più familiari conviventi.
Possono concorrere alla formazione del requisito reddituale del datore di lavoro "siail reddito del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, anche se non conviventi,sia eventuali redditi esenti certificati (come, ad esempio, l’assegno di invalidità)" (Circolare Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Ministero del Turismo del 27 ottobre 2023 numero 5969).
Non ci sono limiti di reddito invece, nei casi in cui a presentare la domanda siano soggetti affetti da patologie o disabilità che ne limitano l’autosufficienza o presentano l’istanza di nulla osta al lavoro per un lavoratore addetto alla propria assistenza.
Verifica di disponibilità di altri lavoratori
Come altro requisito importante ritroviamo l'indisponibilità sul territorio italiano a trovare altri lavoratori che potrebbero essere ingaggiati per le stesse mansioni. Difatti sarebbe inutile far entrare altre persone nel nostro Paese se ne esistono altre in cerca dello stesso lavoro.
Per questo motivo è necessario trasmettere un’apposita richiesta al Centro per l’impiego, utilizzando il modulo reso disponibile da Anpal, che può perdere fino a 20 giorni per rilasciare una risposta. Pertanto è necessario avere tutta questa documentazione già pronta in sede di click-day. Alla domanda è inoltre indispensabile allegare l’autocertificazione con cui l’interessato dichiara l’indisponibilità di altri lavoratori a svolgere quelle mansioni.
Asseverazione da parte di un professionista
Il nuovo decreto Flussi anche per Colf e badanti prevede l’asseverazione da parte di un professionista abilitato o un’associazione di categoria. Non è altro che una certificazione atta alla verifica preventiva per il datore di lavoro che realmente sia in possesso di tutti i requisiti reddituali, ma anche delle condizioni contrattuali che si vogliono offrire al lavoratore.
Infatti sarà necessario stabilire già la tipologia di contratto (tempo determinato o indeterminato, part-time o full time) ma in ogni caso non meno di 20 ore settimanali e la retribuzione non dovrà essere inferiore al minimo previsto per l’assegno sociale (503,27 euro mensili).
Click day – Ecco le date per compilare le domande
Per le quote del 2023, potranno essere inviate:
– dal 2 dicembre 2023, per i lavoratori subordinati non stagionali di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
– dal 4 dicembre 2023 per gli altri lavoratori subordinati non stagionali;
– dal 12 dicembre 2023 per i lavoratori stagionali.
A partire dallo scorso 30 ottobre la piattaforma telematica ALI del Ministero dell’Interno (disponibile su “portaleservizi.dlci.interno.it”) permette tutti i giorni della settimana dalle ore 8 alle 20, diprecompilare la domanda di nulla osta.
L’applicativo per la precompilazione (accessibile con le credenziali SPID o CIE)sarà disponibile sino al prossimo 26 novembre.
Domande non in quota?
In assenza di quote disponibili prestabilite dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023 ed in base all’ordine cronologico di presentazione dell’istanza il datore di lavoro entrando nella piattaforma del Ministero dell'Interno visualizzerà il seguente avviso: “La pratica risulta al momento non in quota”.
In caso di esito positivo dell’istanza, l’impegno definitivo della quota (come riporta la Circolare congiunta) si avrà:
- all’acquisizione, entro sessanta giorni, del parere positivo espresso sull’istanza;
- in alternativa quando, in assenza di parere, siano decorsi sessanta giorni previsti dal Testo Unico Immigrazione.
In entrambi i casi sopracitati il sistema trasmetterà automaticamente il nulla osta al datore di lavoro, il quale lo visualizzerà sulla piattaforma ministeriale e potrà così procedere alle fasi successive del processo di assunzione, come il rilascio del visto d’ingresso sul territorio nazionale, la stipula del contratto di soggiorno, il rilascio del permesso di soggiorno ed infine la stipula del contratto di lavoro.
Mercoledì, 22 Novembre 2023 - a.p.