Il sottosegretario Mantovano ha evidenziato come il DPCM del 2023, che ha introdotto per la prima volta una programmazione triennale dei flussi migratori con 450.000 nuovi ingressi previsti, stia mostrando gravi anomalie e distorsioni. Questo è emerso dai dati raccolti da un tavolo tecnico istituito per monitorare il provvedimento, rivelando un quadro preoccupante che include infiltrazioni criminali.

La Campania è stata citata come il caso più eclatante, avendo registrato un numero di domande di nulla osta al lavoro per extracomunitari durante il "click day" nettamente sproporzionato rispetto al numero dei potenziali datori di lavoro. Solo il 2,8% degli stranieri che hanno presentato domanda ha poi sottoscritto effettivamente un contratto di lavoro. Questo fenomeno si riscontra in varie regioni, suggerendo un'infiltrazione della criminalità organizzata che utilizza i decreti flussi per far entrare illegalmente persone in Italia dietro pagamento di somme ingenti.

L'ipotesi è rafforzata dal fatto che la maggioranza degli stranieri proviene dal Bangladesh, con l'ambasciata italiana a Dacca che ha rilevato numerose falsità nelle richieste di visto. Nel 2023, l'83% in più di visti sono stati emessi, con un mercato di visti contraffatti che viaggia tra i 10.000 e i 15.000 euro per visto.

Di fronte a questo scenario, il sottosegretario ha sottolineato la necessità di fermare e correggere questo meccanismo di frode, richiedendo una verifica reale delle domande di nulla osta al lavoro, del sistema del "click day", delle quote e della collaborazione con le associazioni di categoria. Sono in corso lavori per trovare soluzioni amministrative e possibili modifiche normative.