Come difendersi? Cosa fare sul momento? Cosa fare dopo? Di fronte alle ingiustizie e alle illegalità......., prefetture, ambasciate, questure, uffici comunali etc... A volte molti silenzi, attese, settimana dopo settimana per sentire dire "non e' pronto", persino davanti ai portoni di ingresso, si e' impediti a presentare domanda di visto di ingresso, nulla osta al ricongiungimento familiare o altro. Fino alla grave prassi degli appuntamenti che vengono rinviati di mesi per la presentazione di domande allo sportello.
Permessi di Soggiorno
1. Tentare di lasciar traccia scritta di ogni visita alla questura e se possibile recarsi agli sportelli accompagnati.
Puo' sembrare eccessivo, ma spesso capita che si e' vittima di una illegalita' (come quella di non poter entrare o presentare una istanza in orari di apertura al pubblico, cosa che si ha SEMPRE il diritto di fare), che se protratta potrebbe esser fonte di responsabilita' penale per l'incaricato e la sua dirigenza, per omissione di atti del proprio ufficio, ai sensi dell'art. 328 codice penale.
Andare accompagnati significa "registrare" con gli occhi di un testimone l'accaduto e, aver la possibilita' di denunciare, ove capiti, una ripetuta violazione di legge.
Se, pero', o non si e' accompagnati, o anche se lo si fosse non si intenda procedere penalmente, si puo' sempre optare per le seguenti strategie:
2. Chiedere di poter parlare con il superiore.
Spesso non si riesce, a meno che non si sia accompagnati da un legale, pero' vale la pena tentare.
Il superiore e' persona che conosce le leggi non solo sull'immigrazione, ma anche quelle che regolano il comportamento della pubblica amministrazione, in particolare la legge 241 del 1990 e anche il codice penale.
In caso di fallimento, invece:
3. Scrivere un fax con urgenza seguito da raccomandata ar di messa in mora al dirigente dell'ufficio.
E' sempre la strategia piu' efficace in caso si subiscano comportamenti che non si reputano legittimi. Nell'esempio di prima, quello dell'impossibilita' di presentare un'istanza o in caso si fosse persino mandati via dai locali, si dovra' raccontare al dirigente i fatti puntuali e precisi, avvertire se siano svolti di fronte a testimoni, avvertendo che se risuccedera' o se sara' nuovamente impedito l'accesso o non concesso un immediato appuntamento, si procedera' con l'esposto alla Procura della Repubblica.
La messa in mora e' lo strumento per raccontare i fatti e le illegalita' che si ritiene di aver subito e l'intimazione a non protrarla oltre, o ad adempiere agli atti del proprio ufficio, pena l'azione legale, penale, amministrativa e civile/risarcitoria.
Di seguito riportiamo il modulo generale della messa in mora
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Sabato, 1 Dicembre 2007