Decreto del 28 maggio 2009 Presidente del Consiglio dei ministri
Proroga dello stato di emergenza per la prosecuzione delle iniziative inerenti agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia ed estensione della predetta situazione di emergenza anche al territorio delle regioni Piemonte e Veneto
Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2008, recante la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 maggio 2008, in relazione agli insediamenti di comunita' nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia;
Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 30 maggio 2008, nn. 3676, 3677 e 3678, recanti disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare lo stato di emergenza nel territorio delle Regioni sopraindicate, con cui sono stati nominati commissari delegati i prefetti di Napoli, Roma e Milano;
Viste altresì le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° aprile 2009, n. 3751, e del 6 maggio 2009, n. 3764, con cui sono state disposte ulteriori misure urgenti volte a favorire il rapido espletamento degli interventi previsti per il superamento dello stato di emergenza;
Considerato che il Ministro dell'interno, con nota in data 27 maggio 2009, sulla base delle relazioni predisposte dai citati commissari delegati, ha rappresentato che si è conclusa la prima fase dell'emergenza, di cui alle lettere da a) a d) dell'art. 1, comma 2, delle predette ordinanze in data 30 maggio 2008, concernente l'attuazione delle iniziative di monitoraggio dei campi autorizzati e l'individuazione degli insediamenti abusivi, nonché l'identificazione e il censimento delle persone;
Considerato, altresì, che con la predetta nota, è stato comunicato che i commissari delegati hanno avviato la seconda fase degli interventi, di cui alle lettere da e) a l) delle sopra menzionate ordinanze, concernente l'attuazione degli interventi di carattere strutturale, sociale, sanitario e di integrazione dei minori;
Considerato che, in relazione ai citati interventi, dalle relazioni dei predetti commissari, allegate alla nota del Ministro dell'interno, emerge che sono già stati presentati i progetti per la realizzazione di villaggi attrezzati, attraverso la riqualificazione, messa in sicurezza ed alleggerimento di quelli esistenti, ovvero la localizzazione di nuovi siti idonei, nonché avviate le connesse procedure esecutive, mentre sono in corso di realizzazione le iniziative di carattere sanitario (campagne di vaccinazione e rifacimento delle reti fognarie e dei sistemi igienico-sanitari), nonché quelle finalizzate all'inserimento sociale, con particolare riguardo alle attività di pre-scolarizzazione dei minori e di avviamento al lavoro;
Considerato, inoltre, che lo stesso Ministro dell'interno ha rappresentato che, sulla base delle segnalazioni provenienti dalle prefetture di Torino e Venezia è emersa analoga situazione di criticità nel territorio delle Regioni Piemonte e Veneto, in relazione alla presenza di numerosi cittadini extracomunitari irregolari e nomadi che si sono stabilmente insediati nelle aree urbane, e che tale situazione richiede l'urgente adozione di misure di carattere eccezionale;
Considerato che, alla luce della dettagliata relazione formulata dal prefetto della provincia di Torino e da quello della provincia di Venezia, è dato effettivamente riscontrare che i predetti insediamenti, a causa della loro estrema precarietà, determinano una situazione di elevato allarme sociale, con possibili gravi ripercussioni in termini di ordine pubblico e sicurezza, nonché una altrettanto grave situazione di allarme sotto il profilo igienico-sanitario e di incolumità per gli stessi residenti nei campi, situazione che non è fronteggiabile con gli strumenti previsti dalla normativa ordinaria;
Ritenuto, pertanto, che, al fine di non compromettere la celere conclusione di tutte le procedure avviate nell'ambito dei territori delle regioni Campania, Lazio e Lombardia, ricorrono i presupposti per la proroga dello stato di emergenza e dei relativi poteri derogatori ai commissari delegati, di cui alle citate ordinanze del 30 maggio 2008, del 1° aprile e del 6 maggio 2009, mentre si rende necessario estendere tale stato di emergenza anche al territorio delle regioni Piemonte e Veneto, al fine del superamento delle criticità sopra evidenziate;
D'intesa con le regioni Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 maggio 2009;
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, al fine di portare a compimento la seconda fase dell'emergenza, di cui in premessa, è prorogato, fino al 31 dicembre 2010, lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lombardia e Lazio. Ai sensi e per gli effetti del medesimo art. 5, comma 1, della predetta legge 24 febbraio 1992, n. 225, lo stato di emergenza in relazione alle iniziative inerenti agli insediamenti di comunità nomadi è esteso al territorio delle regioni Piemonte e Veneto, fino al 31 dicembre 2010.
Il presente decreto verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 28 maggio 2009
Giovedì, 28 Maggio 2009