Decreto del Presidente della Repubblica n. 136 del 15 maggio 1990
Regolamento per l'attuazione dell'art. 1, comma 2, del D.L. 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, in materia di riconoscimento dello status di rifugiato
ABROGATO
Decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 2015, n 21 (GU n.53 del 5-3-2015)
Regolamento relativo alle procedure per il
riconoscimento e la revoca della protezione internazionale a norma
dell'articolo 38, comma 1, del decreto legislativo 28 gennaio 2008, n.
25
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 10 e 87, quinto comma, della Costituzione;
Vista la legge 24 luglio 1954, n. 722, di ratifica della convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951, relativa allo status dei rifugiati;
Vista la legge 14 febbraio 1970, n. 95, di ratifica del protocollo di New York del 31 gennaio 1967, relativo allo status dei rifugiati;
Vista la legge 15 dicembre 1954, n. 1271, concernente approvazione ed esecuzione dell'accordo fra il Governo italiano e l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, concluso a Roma il 2 aprile 1952;
Ritenuta la necessità , ai sensi dell'art. 1, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, di riorganizzare la disciplina del procedimento per il riconoscimento dello status di rifugiato;
Visto l'art. 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso nella adunanza generale del 26 febbraio 1990;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 27 aprile 1990;
Sulla proposta dei Ministri degli affari esteri e dell'interno;
1.Ai fini della procedura di cui al presente regolamento, l'ufficio di polizia di frontiera, ricevuta l'istanza volta al riconoscimento dello status di rifugiato ai sensi dell'art.1, comma 5, del DL 30 dicembre 1989, n.416, convertito, con modificazioni dalla legge 28 febbraio 1990, n.39, qualora non ricorra alcuna delle cause ostative di cui al comma 4 dello stesso art.1, invita il richiedente ad eleggere domi8cilio ed a recarsi presso la Questura competente per territorio e trasmettere alla stessa l'istanza ricevuta. In caso di indigenti si provvede con foglio di viaggio.
2. La questura raccoglie i dati sull'identità del richiedente la qualifica di rifugiato e i documenti prodotti o comunque acquisiti anche d'ufficio, redige un verbale delle dichiarazioni dell'interessato e, sempre che non risultino i motivi ostativi di cui all'art.1, comma 4, del decreto legge sopra richiamato, invia entro sette giorni tutta la documentazione istruttoria alla Commissione di cui all'art.2, rilasciando al richiedente un permesso di soggiorno temporaneo valido sino alla definizione della procedura.
1.La Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato è nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta congiunta del Ministro dell'Interno e degli Affari esteri. Essa è presieduta da un prefetto ed è composta da un funzionario dirigente in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, da un funzionario del ministero degli affari esteri con qualifica non inferiore a consigliere di legazione, da due funzionari del ministero dell'interno, di cui uno appartenente al dipartimento della pubblica sicurezza ed uno alla direzione generale dei servizi civili, con qualifica non inferiore a primo dirigente o equiparata. Alle riunioni della commissione partecipa, con funzioni consultive, un rappresentante del delegato in Italia dell'alto Commissariato delle nazioni unite per i rifugiati.
1.Il richiedente lo status di rifugiato, ove lo richieda, deve essere sentito personalmente dalla Commissione. il richiedente ha diritto ad esprimersi nella propria lingua e, ove questa non sia conosciuta da almeno un membro della Commissione, ha diritto ad esprimersi in lingua francese o inglese o spagnola. Se non conosce le predette lingue e, comunque, quando occorra la Commissione nomina un interprete.
2. la Commissione può altresì, ove lo ritenga opportuno, disporre d'ufficio l'audizione del richiedente con le garanzie di cui al comma 1.
1. Allo straniero cui sia stato riconosciuto lo status di rifugiato la commissione rilascia apposito certificato.
2. il questore rilascia allo straniero in possesso di detto certificato un permesso di soggiorno nel territorio nazionale.
1. Il richiedente al quale non sia riconosciuto dalla commissione centrale di cui all'art.2 lo status di rifugiato deve lasciare il territorio dello stato, nel rispetto dei limiti di cui all'art.7, comma 6, del dl 41671989, convertito, con modificazioni, dalla legge 39/90, salvo che venga ad esso concesso un permesso di soggiorno ad altro titolo.
Martedì, 15 Maggio 1990