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Bonus bebè, chiesta sanatoria per immigrati al Ministero

Si attendono oltre 8mila ricorsi in aula? - Il caso del bonus bebè è scoppiato qualche anno fa, quando era possibile procedere alla richiesta dell'erogazione di un bonus di 1.000 euro in favore dei bambini nati o adottati. Tantissime le richieste e di conseguenza le erogazioni. Ma diverso tempo dopo, il Ministero ha richiesto indietro la somma già versata a 8.000 famiglie. Per questo motivo, il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica ipotizzando il reato di violenza privata, così come disposto dall' art. 610 del codice penale.

Tutti i ricorsi presentati dagli immigrati sono stati vinti, con la motivazione che il premier all'epoca mandò erroneamente le lettere anche a chi non ne avesse diritto, e questo comportamento è stato interpretato come "ingannevole".

Due casi più eclatanti faranno da apripista per gli altri. Il primo riguarda una donna rumena che nel lontano 2005 incassò l'assegno, come previsto dalla finanziaria del 2006. La donna era stata anche denunciata per falsa attestazione e truffa, ma  con la sentenza n. 40548 del 30 Ottobre 2008, la Corte di Cassazione ha accolto il suo ricorso, sostenendo che la stessa aveva fatto tutto in buona fede.

Il secondo caso è più recente e riguarda una donna dell'Ecuador che per lo stesso motivo era stata denunciata alla procura della Repubblica. "Falsa attestazione sulle proprie qualità personali e truffa ai danni dello Stato", questa l'accusa, anche se anche lei aveva ricevuto in maniera erronea la lettera nella quale il premier Silvio Berlusconi informava le neomamme del diritto a ricevere il bonus-bebè.

Anche in questo caso la Cassazione ha dato ragione alla ricorrente, dichiarando che "il modulo prestampato in distribuzione agli uffici postali e relativo al conseguimento del bonus era di difficile comprensione per una donna con "basso livello di scolarità e poco pratica della lingua italiana come la mamma in questione che aveva scritto che suo figlio era italiano pensando che lo fosse realmente, dal momento che era nato in Italia".


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Martedì, 9 Agosto 2011 - a.p.


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