Iscrizione anagrafica, ok anche se mancano i requisiti igienico-sanitari
La circolare del Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali chiude definitivamente la questione - Il Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali del Ministero dell'Interno ha voluto chiarire alcune posizioni nei confronti dei soggetti che pur avendo avuto parere negativo per l'idoneità alloggiativa, insistevano per essere iscritti all'anagrafe comunale. Con la circolare n. 1 del 14 gennaio 2013 si è voluto chiarire alcuni aspetti e differenze che emergono soprattutto nelle pratiche adottate tra il nord e il resto dell'Italia.
La stessa richiama un'altra circolare, quella del 7 agosto 2009 (n. 19) in cui viene esplicitamente impegnato il Comune della facoltà di esercitare le proprie competenze in materia sanitaria, in materia di controllo e quindi di decisione nei casi appunto di iscrizione anagrafica.
Con la successiva richiesta del Ministero dell'Interno è intervenuta l'adunanza che con il proprio parere ha infatti indicato che la ".. .mancanza dei requisiti igienico sanitari non preclude, in linea di principio, la fissazione della residenza anagrafica nel luogo inidoneo".
La decisione si basa sul fatto che l'iscrizione anagrafica nei registri della popolazione residente costituisce un diritto ed un dovere di ogni cittadino italiano e straniero regolarmente soggiornante e pertanto non può essere in nessun modo negata questa facoltà.
Vedi la circolare n. 1 del 14 gennaio del Dipartimento per gli affari Territoriali del Ministero dell'Interno
Lunedì, 21 Gennaio 2013 - a.p.