Istituiti gli "hotstops" centri di accoglienza, registrazione dei profughi e procedura di relocation
Circolare del Ministero dell'Interno - A seguito delle Decisioni del Consiglio Europeo del 14 e 22 settembre del 2015 al fine di istituire misure temporanee nel settore della protezione internazionale a beneficio dell'Italia e della Grecia, il Ministero dell'Interno ha emanato una circolare che spiega la procedura di relocation concepita dall'Unione europea per alleviare la pressione migratoria sul territorio italiano.
L'Italia ha presentato una Roadmap (tabella di marcia), nonchè l'istituzione di specifici hotspots (Aree di sbarco attrezzate) dove assicurare le operazioni di soccorso, prima assistenza, registrazione e fotosegnalamento di tutti i migranti.
Gli hotspots individuati sono: Lampedusa, Pozzallo, Porto Empedocle e Trapani con una capacità complessiva di 1500 posti, cui si aggiungeranno entro la fine dell'anno, anche Augusta e Taranto, con ulteriori 600 posti.
Ai richiedenti asilo, e cioè agli appartenenti a quelle nazionalità il cui tasso di riconoscimento di protezione internazionale è pari o superiore al 75%, (prevalentemente siriani, eritri e iracheni), viene offerta la possibilità di entrare nella procedura di "ricollocamento". Pertanto, i migranti appartenenti alla citate nazionlità, debitamente fotosegnalati e abbiano formalizzato la domanda di asilo (cd. mod. C3) possono, in deroga al Regolamento Dublino III, essere trasferiti nello Stato membro di Relocation per l'esame della domanda medesima.
Circolare del Ministero dell'Interno
Mercoledì, 4 Novembre 2015 - a.p.
