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Protocollo di intesa tra Italia e Albania in materia di immigrazione

Firmato dai presidenti del Consiglio dei mimistri albanese e italiano -

Nei primi giorni di novembre è stato firmato dal governo italiano e quello albanese il protocollo di intesa per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria. 
Il protocollo composto di 14 articoli, resterà in vigore per 5 anni, rinnovabili di altri 5, prevede la realizzazione di due strutture di accoglienza per contenere al massimo 3000 extracomunitari. L’Italia verserà all’Albania un anticipo di 16,5 milioni di euro per la realizzazione di tali strutture.

I principali punti dell'intesa:

La parte albanese riconosce all'Italia il diritto di utilizzare le aree a titolo gratuito per tutta la dura del protocollo, e di realizzare a spese dell'Italia due strutture per ospitare gli extracomunitari.

L'Albania consente l'ingresso e la permanenza nel loro territorio dei migranti al solo fine di effettuare le procedure di frontiera o di rimpatrio. 
Per assicurare lo svolgimento delle attività previste verrà inviato in Albania personale italiano.

Nel caso in cui venga meno, per qualsiasi causa, il titolo della permanenza in dette strutture, le autorità italiane trasferisco immediatamente i migranti fuori dall'Albania.

L'ingresso dei migranti in acque territoriali e nel territorio albanese avviene esclusivamente con mezzi delle competenti autorità italiane.

Nei centri si accoglienza vengono istituite strutture sanitarie al fine di garantire i servizi sanitari necessari.

Le autorità albanesi assicurano il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica nel perimetro esterno alle aree e durante i trasferimenti via terra ed aerea.

Il mantenimento dell'ordine e della sicurezza all'interno dei centri è assicurato dalle autorità italiane,  che adottano misure al fine di assicurare la permanenza dei migranti nei centri, impedendo la loro uscita non autorizzata in tutta la fase delle procedure amministrative.

Il periodo di permanenza dei migranti nel territorio albanese, non può essere superiore al periodo massimo di trattenimento consentito dalla vigente legge italiana. Le autorità italiane, al termine delle procedure eseguite in conformità alla normativa italiana, provvedono all'allontanamento dei migranti dal territorio albanese.

Per assicurare il diritto di difesa, è consentito l'accesso alle strutture agli avvocati, ai loro ausiliari, nonché alle organizzazioni internazionali e alle agenzie dell'Unione europea che prestano consulenza e assistenza ai richiedenti la protezione internazionale.

In caso di nascita o di morte, i migranti sono sottoposti alle disposizioni delle legislazione italiana.

Alla scadenza del termine del protocollo, la parte italiana restituisce le Aree all'Albania e si impegna ad allontanare tutti i migranti dal territorio albanese.

Comunicato n. 61 del 5 dicembre 2023 Presidenza del Consiglio dei Ministri




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Mercoledì, 15 Novembre 2023 - a.p.


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