Le novità del nuovo decreto immigrazione
Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare -
E' stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale il decreto-legge n. 20 del 10.03.2023 che introduce nuove disposizioni in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.
E' stato inserito il nuovo reato di “morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina”, con le pene che vanno
- da 10 a 20 anni per lesioni gravi o gravissime a una o più persone;
- da 15 a 24 anni per morte di una persona;
- da 20 a 30 anni per la morte di più persone.
Per l'esecuzione dei decreti di espulsione disposti a seguito di condanna è stata eliminata la convalida del giudice di pace.
Le modalità di programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato sono definite ogni triennio anzichè per un anno.
Le quote saranno assegnate in via preferenziale, ai lavoratori di Stati che promuovo per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari.
E' stato semplificato l’avvio del rapporto di lavoro degli stranieri con aziende italiane e si velocizza la procedura di rilascio del nulla osta al lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale.
I rinnovi del permesso di soggiorno rilasciato per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare avranno durata massima di tre anni, anziché due come oggi.
E' stato stabilito che i datori di lavoro che hanno fatto domanda per l’assegnazione di lavoratori agricoli e non sono risultati assegnatari abbiano la priorità rispetto ai nuovi richiedenti.
Al fine di proteggere il mercato nazionale dalla criminalità agroalimentare, il personale dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, inquadrato nell’area delle elevate professionalità e nell’area funzionari, ha la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria; il restante personale inquadrato nell’area assistenti e nell’area operatori è agente di polizia giudiziaria.
Con l'entrata in vigore del decreto, viene eliminato il permesso sulla protezione speciale, salvaguardando le istanze già presentate al 13 marzo 2023 e nei casi in cui lo straniero abbia già ricevuto l'invito alla presentatazione presso la Questura competente.
Per i permessi tutt'ora in corso di validità, il nuovo decreto prevede il rinnovo per una sola volta e con durata annuale, salva la facoltà di convertirlo in permesso di soggiorno per lavoro.
Decreto Legge 10 marzo 2023, n. 20 (GU n.59 del 10-3-2023)
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri
Lunedì, 13 Marzo 2023 - governo.it