Domenica, 24 Novembre 2024| Il portale di riferimento per gli immigrati in Italia
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Domande e Risposte
Frequently Asked Questions (FAQ)

 

Una cittadina cubana ha acquisito la cittadinanza italiana con il prescritto giuramento. Con lei abita una figlia minore. Al momento dell'iscrizione in anagrafe non è stato acquisito il certificato di nascita tradotto e legalizzato. Ora la madre comunica che ci vorra' del tempo prima che possa acquisire il certificato.
Si chiede: presupponendo che sia necessario questo documento per verificare l'esatta filiazione, c'è un tempo per attribuire la cittadinanza ai figli ai sensi dell'art. 14? Se la madre non fornisce il certificato (o lo fornisce dopo anni), è in qualche modo responsabile il Comune?

 

Vorrei sapere se ad una cittadina comunitaria (britannica) residente ininterrottamente in Italia dal 26.10.2001, che però nel periodo intercorrente tra il 21.09.2002 ed il 18.03.2004 non ha avuto alcun titolo di soggiorno, può essere rilasciata l'attestazione di soggiorno permanente prevista dall'art. 16 del D.Lgs. n. 30/2007.

 

Sono titolare di un'officina meccanica, posso assumere un cittadino rumeno come meccanico?

 

Cittadino comunitario in possesso di un contratto di lavoro a progetto che scadrà a breve, può richiedere l'iscrizione anagrafica?

 

Ho avviato le procedure per il riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis nei confronti di straniero (brasiliano) di ceppo italiano.
Il cittadino mi ha comunicato che non dispone del necessario “certificato rilasciato dalle competenti Autorità dello Stato estero di emigrazione, munito di traduzione ufficiale in lingua italiana, attestante che l'avo italiano a suo tempo emigrato dall'Italia non acquistò la cittadinanza dello Stato estero di emigrazione anteriormente alla nascita dell'ascendente dell'interessato”, ma che lo stesso può da me essere acquisito o presso il Consolato che ha già provveduto al processo di riconoscimento di cittadinanza italiana jure sanguinis nei confronti di un suo cugino o presso un Comune italiano che ha già provveduto al processo di riconoscimento di cittadinanza italiana jure sanguinis nei confronti di suo fratello, essendo l’avo italiano a suo tempo emigrato il medesimo.

Chiedo se nell’ipotesi di poter acquisire dalle autorità richiamate tale certificazione, posso considerarla anche ai fini del riconoscimento che ho in corso; chiedo se in caso contrario, sia il cittadino che debba obbligatoriamente acquisirla e presentarmela; chiedo se esiste un’altra ragionevole e legittima possibilità.
Inoltre, in relazione ad un altro necessario certificato che ho acquisito direttamente dal Consolato nella cui circoscrizione è nato ed ha la residenza estera l’interessato e cioè il “certificato rilasciato dalla competente Autorità consolare italiana attestante che né gli ascendenti in linea retta né la persona rivendicante il possesso della cittadinanza italiana vi abbiano mai rinunciato ai termini dell'art. 7 della legge 13 giugno 1912, n. 555” , chiedo se avendo tale Consolato attestato che gli ascendenti ed il rivendicante “ sono sconosciuti agli atti e che pertanto non risultano rinunce alla cittadinanza italiana nè del nominato né dei suoi discendenti” possa considerarsi sufficiente tale certificato e/o io debba procedere a richiedere una medesima attestazione ad altro/i Consolato/i (e secondo quale competenza territoriale, vale a dire nella cui circoscrizione è ricompreso il luogo di nascita del richiedente, o il luogo di nascita di tutti i suoi ascendenti, oppure il luogo di residenza sia dell’interessato sia di tutti i suoi ascendenti alla data odierna o alla data della loro nascita….). In altre più sintetiche parole: qual è il Consolato competente al rilascio del certificato che attesta che “né gli ascendenti in linea retta né la persona rivendicante il possesso della cittadinanza italiana vi abbiano mai rinunciato ai termini dell'art. 7 della legge 13 giugno 1912, n. 555

 

Un cittadino Svizzero chiede l'attestazione di soggiorno permanente. Visto che fa parte di un paese equiparato appartenente SEE, gli si può rilasciare (credo) ma con il solito modello per i comunitari? Se si devo aggiungere alla dicitura ATTESTAZIONE DI SOGGIORNO PERMANENTE PER I CITTADINI DELL'UNIONE EUROPEA le parole ED EQUIPARATI o non è necessario? E sempre nell'attestazione quale riferimento di legge devo menzionare per giustificare il rilascio di tale documento ad un cittadino non facente parte dell'UE?

 

Cittadina rumena, già residente, moglie di cittadino italiano, chiede l'iscrizione anagrafica del fratello, minore di età.
La stessa dimostra, per il fratello, di essere in possesso del libretto internazionale di famiglia, in lingua rumena. Quali documenti richiedere per l'iscrizione del minore?

 

Un cittadino italiano residente si presenta all'ufficio anagrafe per richiedere l'iscrizione anagrafica di cittadina comunitaria rumena secondo lui convivente che soggiorna senza svolgere attività lavorativa.
Dichiara di avere un C/C postale cointestato con la cittadina rumena e quindi, secondo lui, atto a dimostrare le risorse economiche della cittadina in questione.
Chiedo se mi è sfuggita una qualche interpretazione che contrariamente alla circolare ministeriale n. 39 del 18.07.2007 stabilisce che il requisito deve essere soddisfatto personalmente dall'interessato il quale deve quindi disporre di risorse economiche proprie, poichè se la circolare non ha subito variazioni dovrò respingere la richiesta giusto?

 

Sono titolare di un permesso di soggiorno per studio e lavoro con un contratto di apprendistato, posso convertire il permesso da studio a lavoro subordinato?

 

Qual'è l'orario e il reddito minimo per assumere una collaboratrice domestica con i flussi 2007 ?

 

Un datore invalido ha l'obbligo di dimostrare il reddito per l'assunzione di una badante?

 

La domanda per ottenere di nulla osta relativo ai flussi 2007 può essere presentata da più datori di lavoro per lo stesso lavoratore?

 

Può arrivare un extracomunitario in Italia attraverso il decreto flussi per motivi diversi, come il ricongiungimento familiare.

 

Lavoro nel settore agricolo, provengo dalla Moldavia e sono entrato in Italia per la seconda volta con il decreto flussi per lavoro stagionale di 9 mesi. Sono entrato per la seconda volta in Italia con visto per lavoro stagionale circa un mese fa, ho presentato alle Poste il kit per la domanda di rilascio del permesso di soggiorno. Adesso posso fare richiesta di conversione del mio permesso di soggiorno (in corso di emissione) da stagionale a lavoro subordinato, quindi avere un soggiorno superiore ai 9 mesi?

 

Flussi d'ingresso 2007: una colf lavora 9 ore alla settimana per 3 diversi datori di lavoro, devono provvedere tutte e tre ad iscrivere la colf ciascuna per la propria parte?
Se no, una sola si deve fare carico dell'iscrizione e di garantire un minimo di ore o di salario?
Il minimo di ore o di salario deve essere garantito per quanto tempo?
Cosa succede se fra ad esempio 3 mesi si decide che il rapporto di lavoro deve essere interrotto oppure semplicemente ridotto?